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Da un’indagine della Banca Monte dei Paschi di Siena, emerge che nel 2009 in Calabria è stato registrato un incremento di turisti di nazionalità straniera, pari al 9,7% rispetto all’anno precedente. «In aumento – è scritto in un comunicato – anche i pernottamenti dei turisti nella regione, con un +8,3% nel 2009 sempre su base annua. Il dato positivo è riconducibile alla ottima performance della provincia di Crotone (+310,5%) che conta, però, solo il 10,6% del dato regionale complessivo. Inferiori le percentuali relative alle altre provincie con Catanzaro che fa registrare un calo del 33,3%, Vibo Valentia si attesta a -27%, mentre buoni i numeri di Cosenza con + 23,9% e Reggio Calabria in cui si segnala un +5,7%.
Aumenta nel 2009 la spesa degli stranieri per le tipologie di alloggio complementari (+36,0%) e le case in affitto (+11,0%) rispetto al 2008. Negativi invece i numeri relativi alla spesa per alberghi e villaggi con un -46,5%.
Il turismo enogastronomico – continua la nota – potrebbe rappresentare un importante elemento su cui puntare per superare il problema della stagionalità, che da sempre affligge lo sviluppo del turismo calabrese. La Calabria può far leva, infatti, su un numero di aziende agrituristiche (in totale 466 imprese) decisamente superiore a quello delle altre regioni presenti nella stessa area territoriale, come la Puglia (270 aziende) e la Sicilia (457 aziende).
L’evoluzione percentuale del numero delle imprese turistiche calabresi (+2,2%) – si fa rilevare – segnala negli ultimi 10 anni, con la sola eccezione del 2005, un trend positivo, in linea con il dato nazionale (+2,4%). Vibo Valentia (6,9%) e Cosenza (6,3%) sono le province con la maggior concentrazione di imprese turistiche sul totale delle imprese della rispettiva provincia (il dato medio dell’intera regione è del 5,3%) Infine, la distribuzione delle imprese turistiche sul territorio non è omogenea, e ciò giustifica la differente performance delle cinque province con Cosenza che detiene il 42% delle imprese turistiche, Reggio Calabria il 20,4%, Catanzaro il 18,9%, Vibo Valentia il 10,6% e Crotone l’8,2%».

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