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di GABRIELE ELIA e ROSSELLA MONTEMURRO
Dopo il ladro d’auto “a tempo”, anche l’incisore di macchine. Quando, a fine marzo, i carabinieri della Compagnia di Policoro avevano intensificato i servizi per cercare di sorprendere il ladro che rubava le automobili solo per ventiquattr’ore, non potevano pensare che, a distanza di qualche mese, avrebbero avuto un altro rebus da risolvere, sempre con protagoniste le macchine. Infatti, nei giorni scorsi, oltre una quarantina di policoresi avevano denunciato di aver subito nella notte gravi danni alle proprie autovetture, consistenti in abrasioni effettuate, verosimilmente, con un oggetto acuminato. Nel weekend è così scattata un’ampia attività di controllo del territorio, mirata anche a contrastare la catena di danneggiamenti su autovetture in sosta che, nell’ultimo periodo, aveva interessato Policoro In manette è finito un cinquantaseienne, M. L. che, a differenza dell’uomo arrestato a marzo che per il suo gesto aveva una giustificazione plausibile (le auto le rubava per arrivare a Taranto dove presumibilmente si riforniva di droga, una volta rientrato le lasciava a Policoro) non ha fornito agli inquirenti motivi particolari alla base dei suoi “graffiti”. I danneggiamenti sono terminati dopo specifici servizi di appiattamento svolti dai carabinieri della Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia. Il cinquantaseienne è stato colto sul fatto ieri mattina, verso le 5. I carabinieri lo hanno sorpreso mentre, in viale Siris, “armato” di vari arnesi utilizzabili per “graffiare” le auto (dei chiodi, un punteruolo e due coltelli), si apprestava, sotto la pioggia, a danneggiare una Golf in sosta. I militari, che da qualche giorno avevano in corso mirati servizi, sono intervenuti con grande tempismo, riuscendolo a bloccare l’uomo, evitando, così, che lo stesso potesse danneggiare l’auto in questione e potesse compiere anche altri danni, per, poi, darsi alla fuga. L’uomo, per sua ammissione, ha riferito, poi, ai carabinieri di essere l’autore di altri episodi simili, che, nei giorni scorsi, avevano interessato circa 45 autovetture. Il numero dei mezzi coinvolti potrebbe però essere superiore, in quanto alcuni proprietari potrebbero non aver denunciato il danno. Tra il 5 e il 6 ottobre, secondo una dichiarazione raccolta dal Quotidiano, in corso De Gasperi a pochi metri dall’isola pedonale di piazza Eraclea a farne le spese sono state tutte le macchine parcheggiate negli appositi spazi a spina di pesce e in serata, poichè secondo una testimonianza di un automobilista vittima dell’atto vandalico fino all’imbrunire era tutto tranquillo. Probabilmente intorno alle 24 è entrato in azione sfruttando la tranquillità della notte. Di buon mattino questo residente ha trovato la brutta sorpresa del cofano pieno di graffi. All’inizio il professionista pensava ad una vendetta di qualche suo cliente, ma poi vendendo lo stesso “sfregio” anche su tutte le macchine del parcheggio ha pensato alla solita bravata di ragazzi che prima si divertivano con le bombolette a spray ad imbrattare muri, e qualcuno lo ha pescato di persona in flagranza, e poi sono passati a metodi meno urbani per passare il tempo. Stessa sorte è toccato nell’ultimo week-end ad altri automobilisti di piazza Ripoli e vie parallele che alle prime luci dell’alba hanno dovuto imprecare per il danno non di poco conto alla propria autovettura. Così molti di loro non si sono fatti pregare due volte e in pochi giorni sono fioccate le denunce alla locale Compagnia dei carabinieri. L’uomo è stato accompagnato presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari. I vari arnesi, travati in suo possesso ed utilizzati per compiere i danneggiamenti, sono stati sequestrati. Sono in corso ulteriori verifiche per accertare l’esatto numero dei mezzi interessati.

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