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Nei confronti di Eva Ruscio, la sedicenne morta il 5 dicembre del 2007 nel corso di un intervento chirurgico effettuato nell’ospedale di Vibo Valentia, fu svolta una attività clinica corretta. E’ quanto ha sostenuto il professor Gianantonio Bertoli, consulente della difesa di uno dei medici imputati per la morte della sedicenne.
Bertoli è stato sentito ieri nel corso del processo in corso a Vibo Valentia nei confronti di cinque medici accusati di omicidio colposo. Il consulente, che è docente all’Università La Sapienza di Roma e Primario di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Umberto I, è stato nominato dalla difesa del medico Gianluca Bava.
Nel corso della deposizione stato evidenziato che furono eseguiti tutti gli esami clinici previsti e non c’erano elementi per far presagire che la situazione sarebbe degenerata.
Al termine della deposizione il processo è stato aggiornato al 22 ottobre prossimo. Oltre a Gianluca Bava nel processo sono imputati anche il primario del reparto di otorino laringoiatria dell’ospedale di Vibo Valentia, Domenico Sorrentino; i medici Giuseppe Suraci e Francesco Morano; l’anestesista Michele Miceli. Eva Ruscio fu ricoverata il 3 dicembre del 2007 per un ascesso peritonsillare. Le sue condizioni peggiorarono nei giorni successivi e morì durante l’intervento di tracheotomia.

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