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La Squadra Mobile della Questura di Brescia sta eseguendo alcuni arresti in Lombardia e Calabria, nell’ambito di un’inchiesta su un traffico internazionale di clandestini. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia, hanno consentito di scoprire un’organizzazione criminale irachena, attraverso cui arrivavano in Italia centinaia di clandestini iraniani d’etnia curda, ed iracheni, tra cui minorenni, gran parte dei quali destinati poi a raggiungere, attraverso Veneto, Friuli e Trentino, in condizioni disumane, i paesi del Nord Europa. La polizia di Brescia, con la collaborazione dei colleghi di Milano e Crotone, hanno arrestato le persone considerate al vertice dell’organizzazione criminale internazionale.

I PARTICOLARI
Ieri l’arresto di un cittadino iracheno nel centro di prima accoglienza di località Sant’Anna, ad Isola Capo Rizzuto, da parte degli agenti della squadra Mobile della Questura di Crotone. L’uomo avrebbe fatto parte di un’organizzazione che favoriva l’ingresso di immigrati irregolari in Lombardia ed in Europa.
Galal Hassan Dara, di 32 anni, domiciliato nel campo profughi crotonese, è ora rinchiuso pnella casa circondariale di Crotone a disposizione della magistratura di Brescia. Il suo arresto è maturato nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria denominata ‘Carontè disposta dalla Procura della Repubblica di Brescia. In seguito alle indagini effettuate dalla squadra Mobile della Questura della città lombarda, l’uomo arrestato a Sant’Anna è ritenuto responsabile, in concorso con altri sei cittadini extracomunitari, di cui tre arrestati a Milano, di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’organizzazione gestiva l’arrivo dei clandestini dai paesi di origine (in particolare da Iraq, Iran, Afghanistan e Pakistan) alla Lombardia e dal nord Italia li faceva entrare in macchina nel resto d’Europa, grazie a referenti locali in Svizzera, Lettonia, Germania, Svezia, Danimarca, Francia e Belgio.

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