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«Mentre tagliava una ciocca di capelli alla mia fidanzata, Danilo Restivo si masturbava: lo vidi chiaramente»: lo ha detto Nicola Marino oggi a Potenza, collegato in videoconferenza con l’aula di giustizia inglese dove Restivo viene processato per l’omicidio di una sarta. Marino è uno dei due testimoni (l’altro è la moglie, Angela Campochiaro) chiamati a deporre sull’abitudine dell’imputato di tagliare ciocche di capelli alle ragazze. L’uomo e la donna all’epoca dei fatti, fra il 1992 e il 1993, erano fidanzati. Il fatto avvenne in un cinema di Potenza, nella sala semideserta dove i due giovani guardavano un film.
La prima ad essere interrogata è stata Campochiaro. La donna ha raccontato che, mentre assisteva alla proiezione del film, ebbe l’impressione che i suoi lunghi capelli, che cavedano dietro il sedile, fossero stati toccati e che una ciocca fosse stata tagliata. A quel punto, anche il fidanzato si girò e protestò duramente con Restivo, che si spostò, andando ad occupare un posto in un’altra zona della sala. Marino ha raccontato che, quando si girò, il giubbino di jeans che Restivo aveva sulle gambe cadde mostrando il pene scoperto di Restivo stesso: «Sono certo – ha detto Marino rispondendo alle domande provenienti dall’Inghilterra – che Restivo avesse il pene in mano e si stesse masturbando». Domani, la corte inglese che giudica Danilo Restivo interrogherà altri quattro testimoni da Potenza.

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