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Metro, Savuto e Pisl. La discussione sulla tramvia dell’area urbana, prevista sul tracciato Cosenza – Rende – Unical, negli ultimi giorni si è arricchita di nuovi elementi. E mentre da un lato ancora si discute per capire dove la metropolitana leggera passerà nella città di Cosenza, dall’altro ormai si ragione su come prolungare il tracciato fino a Rogliano. La chiave di volta sono i Programmi integrati di Sviluppo, i cosiddetti Pisl. Lì sono a disposizione risorse comunitarie per le amministrazioni (o altre diverse forme di partenariato tra soggetti pubblici e privati) che decidono di mettere su insieme un progetto per raggiungere obiettivi di sviluppo all’interno di un preciso ambito territoriale. In questo caso l’obiettivo è il miglioramento della mobilità, mentre il bacino è la Cosenza a sud, che mette insieme il capoluogo e i Comuni del Savuto. L’idea piace alle amministrazioni di Rogliano e dintorni e piace anche al sindaco Mario Occhiuto. Due giorni fa in Comune si è parlato proprio di questo. Sulla stessa traccia si sta muovendo anche l’assessore al Bilancio della Regione Calabria, Giacomo Mancini che oggi alle 12 sarà a Rogliano per incontrare i sindaci e pianificare il Pisl Cosenza – Savuto per il prolungamento della metropolitana leggera. Tutti d’accordo? Non proprio, o almeno non completamente. Perché quando si parla di prolungamento della metro leggera in direzione Savuto, a confronto ci sono almeno due posizioni. Quella di Mancini è stata rassegnata alla nostra testate qualche mese fa, all’indomani del raggiunto finanziamento per l’opera e sulla base del tragitto che vede la metro a Cosenza viaggiare sul viale Mancini. Sullo sfondo non c’erano ancora i Pisl, ma l’utilizzo del tram treno a scartamento ridotto (tecnologia scelta per la metro) serviva in prospettiva a consentire il passaggio diretto dei treni provenienti da Rogliano sul percorso della metro. In soldoni, le risorse del Pisl ora andrebbero destinate alla “congiunzione” dei binari: quello delle Ferrovie della Calabria che arriva a piazza Matteotti e prosegue fino a Vaglio Lise e quelli della metro che, nel progetto elaborato da Sintagma e pronto in Regione, passano sul viale Mancini e hanno il capolinea all’altezza dei “2 Fiumi”. In più andrebbe realizzata la elettrificazione a tensione tranviaria della tratta Cosenza – Rogliano. Nella riunione al Comune di Cosenza, alla presenza del sindaco Occhiuto, l’idea del prolungamento fino al Savuto si è innestata sul nuovo percorso della metropolitana leggera che ha in mente il sindaco di Cosenza e che sarà proposto alla Regione. Come spiegato nei giorni scorsi, l’idea di Occhiuto è quella di evitare l’installazione dei binari sul viale Mancini, per sfruttare invece la ferrovia esistente, nel tracciato piazza Matteotti – Castiglione cosentino, per il servizio metropolitano di superficie. Ovviamente, per consentire ad uno stesso treno di muoversi lungo questo percorso, sarà necessario adeguare lo scartamento dei binari: ridotto sul tracciato delle Ferrovie Calabro Lucane, normale sul quello delle Ferrovie dello Stato. Il collegamento al Savuto, in questo caso, avverrebbe quindi da piazza Matteotti e in direzione sud, sulla tratta delle Ferrovie Calabro Lucane. «Il prolungamento – si leggeva nella nota diramata ieri al termine dell’incontro tra Occhiuto e i colleghi del Savuto a Palazzo dei Bruzi – avverrebbe grazie al potenziamento del percorso ferroviario già esistente e andrebbe a rafforzare le attività dell’area industriale presente a Piano Lago, congiunta con il Polo tecnologico e di ricerca della città di Cosenza». Ricapitolando, uno stesso Pisl (con oggetto “il prolungamento della metropolitana leggera”) e due ipotesi diverse: la connessione della linea Cosenza – Rogliano con il tracciato della metro, attraverso viale Giacomo Mancini, e l’adeguamento del tracciato ferroviario esistente. La discussione contina.

m. f. f.

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