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Le maschere bianche con una smorfia di dolore, simbolo «di un governo che ignora i Comuni e puoi vuole ucciderli», lo striscione con la scritta «Comune chiuso per manovra», e le deleghe (all’Anagrafe e allo Stato civile) riconsegnate simbolicamente al Prefetto di Potenza dai sindaci, tutti rigorosamente con la fascia tricolore.

Sono stati questi gli elementi della protesta contro i tagli inseriti nella manovra, organizzata stamani, a Potenza, dall’Anci della Basilicata, a cui hanno partecipato i sindaci lucani, di centrodestra e di centrosinistra. Il corteo è partito dalla sede del Comune, in piazza Matteotti, ed è arrivato fino a piazza Mario Pagano. I sindaci durante il tragitto hanno cantato la prima strofa dell’Inno di Mameli e poi incontrato il prefetto di Potenza.
Il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, ha spiegato che «in questo modo non siamo più in grado di garantire i servizi essenziali ai cittadini, i tagli ai Comuni lucani sono veramente poderosi, 45 milioni per l’anno in corso e 95 milioni, almeno, per il 2011, a cui si aggiunge il fatto che non abbiamo più autonomia gestionale: le risorse – ha concluso – restano nelle casse, non possiamo pagare i fornitori e rischiamo anche pesanti contenziosi».

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