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Si è conclusa a lieto fine la storia di Luigi D’Agosto, il 46enne di Ostuni (nella provincia di Brindisi), scomparso sabato sera e ritrovato, in stato confusionale, con qualche graffio e zoppicante, ieri pomeriggio intorno alle 18.30 nelle campagne della diga di Tarsia. La vicenda, che in un primo momento aveva assunto i contorni del giallo, si è risolta positivamente grazie al lavoro intenso che i soccorritori tutti hanno approntato per ritrovare l’uomo. La storia ha inizio nella tarda serata di sabato. Un’auto (Honda Insict) è stranamente parcheggiata lungo la Sp197 che costeggia la diga senza nessuno nei paraggi. Passa di lì una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Terranova da Sibari e dopo un controllo si nota che le chiavi sono ancora attaccate, c’è un telefonino ed un portafogli senza soldi né documenti. Il navigatore, ancora attivo, è impostato su destinazione Paola. In verità sembra che quell’auto, parcheggiata in uno spiazzo, lì fosse ferma da qualche giorno.
Parte quindi l’allarme alla Compagnia di San Marco Argentano, agli ordini del Capitano Rocco Taurasi, ed alle 22.08 il reparto operativo dei Vigili del Fuoco di Cosenza viene allertato per giungere sul posto ed avviare le prime ricerche. Ma la notte non ha prodotto risultati utili e si è rinviato il tutto all’indomani mattina. Ieri, infatti, sul posto sono giunti gli elicotteri del reparto operativo di Salerno, che hanno perlustrato l’intera area senza ottenere risultati. La squadra del nucleo cinofilo di Vibo Valentia ha battuto la zona insieme alla squadra di Castrovillari, coordinata da Domenico Blotta. Nell’area dell’ex campo sportivo è stata allestita una sala operativa coordinata dal Capo Reparto di Cosenza Giuseppe Motta.
Fortunatamente, però, l’uomo, titolare di un ristorante, è stato ritrovato vivo, anche se sotto shock e accompagnato dai militari all’ospedale di Castrovillari per le prime cure. Sull’accaduto non ha saputo dare spiegazioni se non dire che si era allontanato da solo.

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