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Bologna è la città italiana dove si vive meglio secondo la ricerca sulla Qualità della vita nelle province italiane per l’anno 2011, del Sole 24Ore. Bologna e l’Emilia Romagna in generale, sono al top della vivibilità mentre Crotone e Foggia sono la città dove si sta peggio. Milano sale al 19esimo posto della classifica e Roma al 23esimo migliorando di 12 posizioni. Le altre due grandi, Napoli e Torino, si collocano rispettivamente al 105° posto e al 51° posto. Bologna arriva al vertice grazie soprattutto ai buoni risultati messi a segno in quasi tutte le sei aree e in particolare nel capitolo «Servizi-ambiente-salute» dove è seconda, ma con un primato riguardo ai posti disponibili negli asili nido; occupa la settima posizione nel «tenore di vita» (con ad esempio 33mila euro nel parametro del Pil pro capite), l’undicesimo gradino in affari e lavoro (tra gli indicatori dell’area spicca la quota di donne occupate, il 45%) e il quinto nel tempo libero (dove ha un alto indice di assorbimento libri).
Ultima e penultima nella graduatoria, Crotone e Foggia, insieme ad altre rappresentanti del Sud (e in compagnia anche di due laziali, Frosinone e Latina). Spetta a Piacenza, condurre il gruppo nella tappa «Popolazione», che considera la disponibilità di spazi fisici, la propensione a fare figli, la solidità dei matrimoni, la presenza di extracomunitari regolari e i giovani. Spetta a Oristano la palma della tranquillità: ha l’indice più basso in microcriminalità e truffe. E’ancora Oristano, seguita da Sondrio – come nella Qualità della vita del 2010 – la provincia più sicura, mentre al 107° posto resta Milano. Rimini è la città dove ci si diverte di più. La provincia romagnola aumenta decisamente il distacco nei confronti della seconda, che stavolta è Firenze, mentre nel 2010 la piazza d’onore era toccata a Trieste, ora 12ª. Nella top ten, fanno il loro ingresso tra le «elette» Venezia (nona) e Roma (sesta), guadagnando rispettivamente 28 e 21 posizioni.

IN CALABRIA, LA QUALITA’ DELLA VITA MILGIORA LEGGERMENTE
Per la Calabria in generale c’è un leggero miglioramento complessivo ma le posizioni sono quasi tutte di coda per le province calabresi, secondo la classifica del Sole 24 Ore che, da oltre venti anni, misura la qualità della vita delle province italiane.
Unica eccezione il parametro della tranquillità e dell’ordine pubblico che, strano ma vero, vede i cinque territori in cui è strutturata istituzionalmente la regione in posizioni di alta classifica.
Crotone, per indice di tranquillità – secondo l’indagine che si basa su dati statitici – si pone al quinto posto nazionale dietro rispettivamente a Oristano, Sondrio, Belluno e Bolzano. La provincia ionica, con 422 punti, guadagna due posizioni rispetto allo scorso anno ottenendo l’80/mo posto anche se, per Servizi ambiente e salute e per tempo libero, finisce ultima d’Italia al 107/mo gradino. Segue Catanzaro 83/ma con 422 punti, che recupera sei posizioni; Vibo Valentia 91/ma con 404 punti. Quasi appaiate al 93/mo e 94/mo posto Cosenza con 397,7 che perde cinque posizioni, e Reggio Calabria che ne risale nove con 397,6 punti.

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