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CATANZARO – Ha chiesto che vengano mandati sotto processo. Il pubblico ministero Domenico Guarascio ha avanzato la sua richiesta al giudice per le udienze preliminari Giovanna Mastroianni, a carico  del presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, il vice presidente Antonella Stasi e l’assessore regionale al personale,  Domenico Tallini,  indagati per abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sulla nomina della dirigente del Dipartimento controlli della Regione, Alessandra Sarlo. Subito dopo in aula hanno parlato gli avvocati Francesco Iacopino nell’interesse dell’unica  parte civile costituitasi, Francesco Scalzi per  l’assessore Tallini,  l’avvocato Aldo  Labate per il presidente Scopelliti. Si torna in aula il 21 giugno.

Relativamente alla stessa indagine i pubblici ministeri titolari, Guarascio e il collega Gerardo Dominijanni, avevano in precedenza chiesto e ottenuto l’archiviazione delle posizioni degli assessori regionali Francescantonio Stillitani, Giacomo Mancini, Giuseppe Gentile, Pietro Aiello, Antonio Caridi, Mario Caligiuri e Francesco Pugliano, nonchè della dirigente Rosalia Marasco.

L’incarico in questione venne affidato nell’agosto 2011, dopo che un avviso interno non aveva portato all’individuazione di un candidato che avesse i requisiti per l’incarico nella nuova struttura controlli che deve vigilare tra l’altro sui conti della sanità calabrese. La stessa Sarlo, era però già sotto inchiesta per una sua precedente nomina. Nel 2010, è stata, per un breve periodo, commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia. 

Alessandra Sarlo è anche la moglie del giudice Vincenzo Giglio, arrestato nel novembre 2011 nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Milano sulle attività in Lombardia della cosca Lampada della ‘ndrangheta e successivamente condannato a 4 anni e 7 mesi.  

 

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