X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

ROMA – Non c’è solo il superboss Pietro Labate (LEGGI DELLA SUA CATTURA): su un versante diverso della lotta alla ‘ndrangheta è stata interrotta anche la latitanza di Francesco Nirta, 26, considerato un narcotrafficante di Locri. Era ricercato dal dicembre 2012 ed è stato catturato mentre cercava di dileguarsi in treno a Roma.

Contiguo a esponenti delle cosche di ‘ndrangheta Nirta alias “Terribile” e Mammoliti alias “Fischiante”, è stato arrestato dai finanzieri del comando provinciale di Roma alla stazione Termini. Lo hanno individuato mentre cercava confondersi con le migliaia di persone che, specialmente nel periodo estivo, affollano la stazione romana. Nirta era sfuggito all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per traffico di sostanze stupefacenti emessa il 4 dicembre 2012 dal tribunale di Reggio Calabria. 

Era ricercato dal dicembre 2012 ed è stato rintracciato nell’ambito delle attività di monitoraggio tese a verificare la presenza di elementi, anche di spicco, di consorterie criminali sulla piazza capitolina. 

Nirta era sfuggito all’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per traffico di sostanze stupefacenti emessa, il 4 dicembre 2012, dal Tribunale di Reggio Calabria-Sezione Gip-Gup, ed in carico alla Squadra Mobile di Reggio Calabria e al commissariato di Siderno. Il 25enne, che indossava un vistoso orologio al polso, è stato riconosciuto dagli specialisti dell’antidroga infiltrati tra i pellegrini e i turisti che affollano la stazione. Il giovane è salito a bordo del treno per Reggio Calabria delle ore 13.45. Dopo circa 10 minuti dalla partenza del treno, i finanzieri del Gico lo hanno fermato chiedendogli i documenti. 

E’ stato rintracciato nell’ambito delle attività di monitoraggio tese a verificare la presenza di elementi, anche di spicco, di consorterie criminali sulla piazza capitolina. Nirta, che indossava un vistoso orologio al polso, è stato riconosciuto dagli specialisti dell’antidroga infiltrati tra i pellegrini e i turisti che affollano la stazione. 

Il giovane è stato individuato tra le migliaia di viaggiatori della stazione Termini: all’apparenza uno studente fuori sede (ha dichiarato di essere iscritto ad Architettura a Messina) -, secondo la nota della Finanza – ma con un abbigliamento ricercato e un costoso orologio al polso. Alle 13.45 è salito sul treno per Reggio Calabria e dopo 10 minuti gli uomini del Gico lo hanno fermato, chiedendogli i documenti. 

Nirta ha mostrato un documento falso e ha detto che stava tornando a casa per le vacanze estive, ma in seguito ha dovuto confermare la sua identità. Informata la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, è stato individuato il covo del latitante a Roma, in via Manlio Torquato, in zona Colli Albani. Nell’abitazione è stato trovato un dispositivo elettronico per la ricerca di microspie. Nirta è stato portato nel carcere di Regina Coeli a disposizione delle procure di Roma e di Reggio Calabria.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE