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POTENZA – Si fa presto a dire di voler rilanciare il dibattito interno. E magari ad averne anche le intenzioni. Perchè Vito Santarsiero l’ha ribadito più volte nel corso dell’intervista rilasciata al nostro giornale due giorni fa. E l’ha spiegato anche ieri mattina su Twitter proprio commentando la sua intervista: «Sale il dibattito sui temi della strategia e delle emergenze dei lucani».

Ma il Pd lucano è una polveriera. E basta poco per far salire la febbre e alimentare la polemica. Il primo che ha “sbottato” alle parole del sindaco di Potenza è stato il deputato del Pd, Salvatore Margiotta che ha replicato: «L’intervista di Santarsiero, non per demerito del giornalista, appassionerà molto i cultori del genere letterario ovvietà – faziosità – fantascienza».

Duro Margiotta prosegue: «A me, invece, piace praticare la politica. Capisco dunque le differenze di comunicazione e di analisi tra me ed il sindaco della mia città. Per questo trovo inutile replicare alle affermazioni, assolutamente distorsive della realtà, che, in quell’articolo, a me fanno riferimento: anche lui, ingegnere,  converrà che la costruzione di un ponte tra fantascienza e politica  é impresa vana, perché impossibile».

Di certo la replica di Salvatore Margiotta era riferita alle parole di Santarsiero che lo tiravano in ballo rispetto a polemiche sull’amministrazione comunale potentina. Margiotta in particolare già ieri mattina su Twitter aveva precisato: «Sindaco sbaglia. Mai attaccata amministrazione comunale di Potenza. Non temo smentite. Certo, vorrei una città migliore. La si farà nei prossimi anni».

Insomma è polemica. E tra i due al netto di repliche, dichiarazioni e smentite è noto che non scorra “buon sangue”.

Ma la querelle sulle parole del primo cittadino di Potenza non si è fermata alla risposta di Margiotta. Critiche sono arrivate soprattutto dalla città dei Sassi. In particolare in una nota del movimento politico “Matera si muove”  si legge: «Santarsiero annuncia senza giri di parole la chiara intenzione di candidarsi a consigliere regionale alle prossime elezioni di Novembre, paventando inoltre l’ipotesi di una sua possibile candidatura alla carica di presidente della Regione. Quel Vito Santarsiero che  nell’ottobre dello scorso anno, sul tema del riordino delle province, e sulla possibilità di assegnare alla città  Matera la provincia unica lucana,sosteneva: “Potenza città dei servizi, Matera città della cultura” prendendosi di fatto gioco dei cittadini materani dimostrando ancora una volta l’arroganza e la prepotenza di una città, Potenza, e di una classe dirigente che ha rovinato questa regione ed in modo particolare la nostra città. Insomma, il plenipotenziario sindaco della città dei servizi pronto ad entrare in consiglio regiona e ad accrescere così il divario tra potenza e Matera a discapito della città dei Sassi. Personaggi sempre piu espressione di quel Partito regione tanto accentratore quanto ingordo che manifesterà ancora una volta la sua arroganza e la sua voglia di potere, e di poltrone, che non farà altro che aumentare il divario tra le due Province».

E non basta. La polemica Potenza – Matera si allarga anche con le durissime dichiarazioni del capogruppo del Comune dei Sassi, Giovanni Angelino: «Santarsiero resti al suo posto, alla Regione Basilicata serve una guida materana».

E se non bastasse Angelino prosegue: «Mancano poco più di quattro mesi alle elezioni regionali ma evidentemente la calura estiva comincia a fare brutti effetti a tutti coloro che sperano di fare carriera politica sfruttando il prossimo appuntamento elettorale. Tra le dichiarazioni che mi hanno sorpreso in proposito c’è sicuramente quella del sindaco di Potenza Vito Santarsiero che oltre a lanciare una propria candidatura annuncia i tre possibili candidati tra cui potrebbe giocarsi la partita per la prossima battaglia dalla quale uscirà il candidato presidente del centrosinistra. Si tratta di Filippo Bubbico, Vincenzo Folino e Roberto Speranza. Tre nomi di spessore, per carità, ma guarda caso tutti di sponda bersaniana. Tre nomi che in ogni caso non rappresentano la voglia di cambiamento che si respira sul territorio lucano».

Angelino dopo aver indicato in Antezza, Adduce e Santochirico come possibili candidati alla presidenza della Regione affonda il colpo contro Santarsiero: «Farebbe bene a preoccuparsi di amministrare nel migliore dei modi il capoluogo di regione piuttosto che avventurarsi in una serie di dichiarazioni che non stanno né in cielo né in terra».

Insomma la polemica è servita. Ma quello che emerge al netto delle parole è sempre lo stesso: nel Pd è sempre facile litigare ma complicato ragionare.

s.santoro@luedi.it

 

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