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POTENZA – Sembra non terminare mai la trafila dei tecnici e degli amministrativi delle Vie Blu di Potenza. Una vicenda complessa, che ha visto rincorrersi date e voci ma che, secondo i sindacati, potrebbe essere finalmente arrivata a conclusione. Ieri mattina l’ennesimo incontro alla Provincia di Potenza, alla presenza dell’assessore all’Ambiente Massimo Macchia. Presenti i sindacati e una delegazione di lavoratori, ormai preoccupati davvero per la propria sorte. Per molti di loro, infatti, scadrà a breve anche la disoccupazione e, senza la possibilità di far affidamento su nuove giornate di lavoro, il rischio è quello di trovarsi senza alcuna forma di reddito. Ma dopo l’incontro di ieri sembra ci sia finalmente stata una svolta reale.

«Dopo tante date non rispettate, stavolta credo – dice Vincenzo Esposito della Flai Cgil – che sia la volta buona». I dirigenti della Provincia di Potenza stanno lavorando al bando che, quasi sicuramente, verrà pubblicato il prossimo 16 agosto. «Purtroppo non si poteva fare diversamente: serve un bando anche per cifre inferiori ai 200.000 euro». Così la Provincia di Potenza non ha potuto accelerare le procedure, come inizialmente si era sperato, affidando temporaneamente le assunzioni a un’agenzia interinale. Dopo il bando – che dovrebbe scadere dopo una quindicina di giorni – si potrà partire con le assunzioni. Comunque si è calcolato che tutto ciò dovrà avvenire entro il 16 settembre. A quel punto dovrebbero essere salvaguardate le posizioni di tutti, anche di quelli vicini alla fine della disoccupazione. «E siccome partiranno tardi – dice Esposito – probabilmente non resteranno a casa in seguito neppure un giorno, perché poi inizierà l’altra annualità. E così questa vicenda si potrebbe finalmente concludere nel modo migliore».

Certo, come sottolinea il consigliere della Provincia di Potenza, Severino Notarfrancesco (Pdl), questa vicenda è diventata «una commedia degna di nota. L’irresponsabilità di un’amministrazione regionale e della classe politica del Pd non ha davvero limiti. Dopo l’esaltazione di un impegno da parte di tutti a trovare una soluzione prima del periodo di ferragosto, siamo punto e daccapo. Lodi e finte procedure di risoluzione per la questione nel momento della bufera e immediatamente dopo,  spenti i riflettori sulla vicenda, si ritorna al nulla di fatto e alla disperazione e alla rabbia dei lavoratori. Iter di un sistema – prosegue –  che ormai il governo regionale continua a “traghettare”   nel territorio lucano tra rimpalli di responsabilità, incompetenze e assurde filastrocche del “stiamo facendo il possibile».

«Tra le ipotesi – sottolinea l’esponente del Pdl – poteva esserci quella di assumere tutti con la qualifica di operai, arginando il problema del patto di stabilità o attivarsi molto tempo prima con le agenzie di intermediazione del lavoro per i tempi non immediati o magari avviare dapprima il dialogo con le Aree Programma. Purtroppo, non è stato così, perché nel frattempo, l’unico obiettivo del palazzo regionale è la spartizione delle poltrone». E la cosa ancora più assurda è che a Matera hanno risolto: l’Area programma di Tursi ha assunto tutti i lavoratori del Materano. Che hanno iniziato regolamente a lavorare mentre a Potenza ancora si spera.

a.giacummo@luedi.it

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