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REGGIO CALABRIA – Un malore improvviso ha stroncato la vita del colonnello Cosimo Fazio: l’ufficiale dell’Arma che da qualche settimana stava guidando il comando della polizia municipale di Reggio Calabria. L’uomo, 57 anni, era in servizio e stava coordinando le operazioni di sbarco di un gruppo di clandestini approdati al porto di Reggio Calabria alle 13.00. Inutili sono risultati i soccorsi, il colonnello Cosimo Fazio è arrivato già morto al pronto soccorso reggino.

CORDOGLIO DEL MINISTRO – “Profondo cordoglio” per quanto avvenuto a Reggio è stato espresso dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che si è detto “commosso e grato per lo straordinario impegno e la totale abnegazione con cui i nostri uomini in divisa svolgono ogni giorno, anche in giorni come questo, il loro lavoro”. Di “profondo dolore” ha parlato anche il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti.
ARRIVATI IN 160 – 

il veliero di venti metri con a bordo 160 immigrati di nazionalità siriana a afghana. L’imbarcazione era stata rintracciata ieri sera e rimorchiata dai mezzi del comando del Reparto aeronavale della guardia di finanza di Vibo Valentia.
Tra gli immigrati ci sono 36 donne, 29 bambini e numerosi minori, oltre agli altri che sono uomini adulti. L’imbarcazione è partita dalla Turchia ed ha navigato per quattro giorni prima di raggiungere le coste della Calabria. Giunti nel porto di Reggio Calabria gli immigrati, con l’ausilio di tutte le forze dell’ordine, sono sbarcati ed hanno ricevuto le prime cure. Le loro condizioni sono comunque buone. 
I militari della guardia di finanza hanno individuato due persone perchè accusate di essere gli scafisti. Il veliero è stato sequestrato perchè ritenuto il mezzo utilizzato per favorire l’immigrazione irregolare.
I mezzi aerei e navali intervenuti fanno parte dell’operazione “Aeneas” di contrasto dei flussi migratori diretti verso le coste ioniche calabresi e pugliesi. Alla luce dei recenti frequenti sbarchi in Calabria ma anche nella parte orientale della Sicilia, è stata infatti intensificata la vigilanza aeromarittima coordinata dalla Guardia di Finanza, nelle acque internazionali, per intercettare le imbarcazioni che trasportano migranti.

Il veliero di venti metri con a bordo 160 immigrati di nazionalità siriana a afghana era stato rintracciata ieri sera e rimorchiata dai mezzi del comando del Reparto aeronavale della guardia di finanza di Vibo Valentia. Tra gli immigrati ci sono 36 donne, 29 bambini e numerosi minori, oltre agli altri che sono uomini adulti. L’imbarcazione è partita dalla Turchia ed ha navigato per quattro giorni prima di raggiungere le coste della Calabria. Giunti nel porto di Reggio Calabria gli immigrati, con l’ausilio di tutte le forze dell’ordine, sono sbarcati ed hanno ricevuto le prime cure. Le loro condizioni sono comunque buone. I militari della guardia di finanza hanno individuato due persone perchè accusate di essere gli scafisti. 

Il veliero è stato sequestrato perchè ritenuto il mezzo utilizzato per favorire l’immigrazione irregolare.I mezzi aerei e navali intervenuti fanno parte dell’operazione “Aeneas” di contrasto dei flussi migratori diretti verso le coste ioniche calabresi e pugliesi. Alla luce dei recenti frequenti sbarchi in Calabria ma anche nella parte orientale della Sicilia, è stata infatti intensificata la vigilanza aeromarittima coordinata dalla Guardia di Finanza, nelle acque internazionali, per intercettare le imbarcazioni che trasportano migranti.
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