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REGGIO CALABRIA – Sarà un pool di avvocati a seguire le nuove vicende giudiziarie che coinvolgeranno Nino Lo Giudice: l’ex pentito di ‘ndrangheta che ha fatto perdere le proprie tracce dal mese di giugno. Il “nano”, infatti, ha scelto di affidare il mandato nelle mani di Lorenzo Gatto, Giacomo Iaria, Giuseppe Nardo ed in quelle dell’avvocato Tersitano. Dopo aver lasciato Fernando Catanzaro, legale che cura le vicende dei collaboratori di giustizia, ed averlo attaccato dalle pagine del suo secondo memoriale, Nino Lo Giudice ha fatto una scelta, per alcuni aspetti, in linea con il suo recente passato nel momento in cui ha scelto di richiedere l’impegno legale di Lorenzo Gatto. 

La scelta del nuovo pool di legali è stata comunicata da Nino Lo Giudice alla moglie attraverso una lettera fatta recapitare direttamente a casa della sua consorte. Alla donna era stata affidata una consegna: la missiva doveva essere consegnata nelle mani del procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia Federico Cafiero de Raho o, in assenza di questi, al suo sostituto Giuseppe Lombardo. Nella giornata di venerdì, quando la donna si è recata presso gli uffici del Procura antimafia, ne De Raho ne Lombardo erano presenti. La moglie di Nino Lo Giudice, quindi, avrebbe scelto di prendersi ancora un giorno prima di consegnare la lettera del marito. Sabato mattina, da quello che si è potuto apprendere, la donna ha ricontattato gli uffici al sesto piano del Cedir e avrebbe avuto modo di interloquire con il procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza, al quale dopo qualche minuto avrebbe consegnato la busta con i nomi dei quattro avvocati difensori. La Distrettuale antimafia, intanto, sta lavorando sul secondo memoriale.
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