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POTENZA – Si è messo davanti ai cancelli del Centro oli di Viggiano bloccando la strada ai mezzi pesanti in uscita per chiedere risposte su ambiente, clienti e fornitori dell’Eni in Basilicata. Poi sono arrivati i carabinieri che lo hanno portato in caserma per l’identificazione.

Ci sono stati momenti di tensione ieri pomeriggio nell’impianto della compagnia del cane a sei zampe. Al centro della scena la protesta solitaria di Giorgio Santoriello, giovane intellettuale di Policoro, che a molti ha fatto pensare a una piccola Tien An Men lucana, con un’autoclave al posto del carrarmato e l’infrastruttura fondamentale per le estrazioni in Val d’Agri al posto del palazzo imperiale cinese.

Santoriello, 29 anni di Policoro, militante di destra e collaboratore del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Mario Venezia, aveva con sé una serie di quesiti rivolti ai responsabili dell’Eni, e solo l’intervento dei militari lo ha fatto desistere dal proposito di restare lì fin quando non avessero avuto risposta.

Il primo attiene al contratto di fornitura idrica del Centro Oli: «il nome del fornitore, la quantità d’acqua fornita e il costo della stessa». Il secondo alle prospezioni sismiche/tomografiche nell’area, in altri termini «come si comporterebbero le infrastrutture petrolifere in caso di terremoto». Il terzo riguarda gli eventuali incidenti occorsi ad oggi «nel sottosuolo». Poi si chiede di «conoscere i piani ingegneristici; conoscere il piano di emergenza esterno ( cosa prevede, chi riguarda, quali tipologie d’emergenza sono state prospettate); cosa trasportano i camion (conoscere l’esatta composizione chimica dei rifiuti trasportati su gomma dal Cova a Tecnoparco); conoscere l’esatta composizione chimica è la quantità annuale dei fanghi re-iniettati nei pozzi di re-iniezione, con il rischio fortissimo di inquinamento falde acquifere».

A ieri non risultano denunce sul suo conto sporte da Eni o altri, a parte la segnalazione al 112 per cui è intervenuta sul posto una pattuglia dell’Arma. Ma Nel caso in cui fossero formalizzate Santoriello rischierebbe l’accusa di violenza privata.

Solidarietà e apprezzamento per il suo gesto è stata espressa subito da diversi esponenti ambientalisti in particolare dei meet up del Movimento 5 Stelle della Val d’Agri e dell’associazione “Cova” con cui Santoriello aveva partecipato a un’altra manifestazione davanti al Centro oli lo scorso 27 luglio. Tra gli altri si è fatta sentire Albina Colella, docente di geologia dell’Unibas e animatrice dell’Epha, che soltanto qualche giorno fa ha denunciato l’inquinamento di una falda vicina al pozzo di reiniezione dell’Eni Costa Molina2 nel comune di Montemurro. Vicinanza gli è stata manifestata anche dal segretario dei Radicali Lucani Maurizio Bolognetti, che però non ha mancato di criticare l’atteggiamento di esponenti di Fratelli d’Italia come Gianni Rosa nei confronti delle estrazioni e della prospettiva di un loro aumento nel prossimo futuro.

l.amato@luedi.it

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