X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

Strano ma vero. Una parola mille verità. Quest’anno il sostantivo maschile “Capodanno”  forse rappresenta la sintesi perfetta del periodo che stiamo attraversando e degli stati “emozionali” degli italiani/lucani. Agli sgoccioli di un travagliato 2013, se vivisezioniamo (a proposito in questo periodo #iostoconcaterina) la parola “Capodanno” vengon fuori due significati. Opposti. Calzanti al traghettamento verso il 2014 e il suo inizio. Attenzione all’apostrofo, però. E’ lui che farà la differenza. E non è rosa. Ma come scrive Paolo Sorrentino: “Sempre la stessa rovinosa caduta nei matrimoni, col tempo ci si concentra sui dettagli perdendo di vista l’ambizioso progetto iniziale” ( Hanno tutti ragione, 2013)…E quindi:

Sarà Capo D’Anno? Leggendo i giornali e ascoltando i discorsi in fila dal dottore, il 2014 ne avrà di capi. Non che prima non ci siano stati. Ma il nuovo anno, ormai alle porte, sembra coincidere, con l’avvento di nuovi CAPI che lasceranno di certo un segno in quest’anno. Tanto al nazionale che al locale. Che ben vengano o no, brindisi si farà!

Sarà Capo Danno? Quasi scontato per molti. L’inizio dell’anno coinciderà con un CAPO sì. Ma che sarà solo un DANNO. Nessun brindisi e nessun festeggiamento. Il 2014 quindi  A come atrocità, Doppia T come terremoto…

Ora che sia d’anno o sia danno la cosa più interessante in queste ore è pensare solo ad un capo: quello da indossare!!! Per veglione/cenone/festeggiamenti. Rigorosamente luccicante e pajettato. Originale e non scopiazzato. Glamour e non pelliccio. 

Insomma illuminatevi sempre e comunque d’immenso…e quell’apostrofo sia il bacio tra le parole Daje Anno

|Buon outfit/anno a tutti|

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE