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POTENZA – La notizia non è ancora ufficiale ma a breve, forse entro la fine di febbraio, sarà attivata una nuova postazione di Basilicata Soccorso al centro oli di Viggiano. Una postazione nome in codice “Mike”, ovvero un mezzo di soccorso h24 con medico, infermiere e autista soccorritore. Sarebbe il sesto mezzo installato nel raggio di pochi chilometri, anche se servirebbe soltanto per gestire eventuali emergenze al centro oli. Una buona notizia, certamente, ma come ogni cosa c’è un’altra faccia della medaglia. Nell’area attorno Viggiano, come già detto, sono già attivi cinque mezzi di emergenza del 118. Sono rispettivamente a Brienza, Calvello, Moliterno, Marsicovetere e Villa d’Agri, quest’ultima praticamente a due passi da Viggiano. Dove sta il problema? Il problema è a Potenza e la zona dell’hinterland del capoluogo perché mentre Basilicata Soccorso punta, giustamente, al rafforzamento del soccorso in un’area potenzialmente molto pericolosa, come ha testimoniato l’ultima fiammata al centro oli di Viggiano, a Potenza si deve fare i conti con un numero fin troppo ristretto di mezzi. Se si esclude l’elisoccorso infatti sul territorio delal città di Potenza di mezzi di emergenza medicalizzati ce ne sono soltanto due, un terzo di trova a Brienza e un quarto a Muro Lucano.

La situazione sembrerebbe essere un po’ sbilanciata rispetto alla gestione delle emergenze a Potenza. E lo dimostrano anche i numeri, con quell’aumento di accessi al pronto soccorso dell’ospedale San Carlo che passa dai 52.775 accessi del 2012 ai 55.454 del 2013. Una differenza che pesa soprattutto su chi si trova quotidianamente ad affrontare le emergenze sui mezzi di Basilicata soccorso. Questo perché facendo una rapida stima la situazione è più o meno questa. Non è raro che a Potenza entrambi i mezzi di soccorso si trovino occupati in operazioni dislocate sul territorio di pertinenza, questo ovviamente costringe i mezzi a spostarsi direttamente da Brienza o da Muro Lucano, a circa 20 minuti, 30 massimo dalle aree interne del capoluogo. E’ normale che in queste condizioni vengano segnalati alcuni ritardi. La domanda quindi è spontanea, con un mezzo a Villa d’Agri è davvero necessario investire su una nuova ambulanza direttamente al centro oli di Viggiano? Perché c’è da fare i conti con quanto Libero Mileti, responsabile di Basilicata Soccorso, diceva già nel 2011.

Le chiamate al 118 sono aumentate e spesso riguardano casi piuttosto “blandi” come un semplice svenimento. In queste situazioni è molto semplice trovarsi con ambulanze completamente occupate. E allora, visto che il 2014 sta iniziando e che la questione del mezzo su Viggiano è un fatto quasi assodato viene da chiedersi se esiste adesso un piano di rafforzamento dei mezzi di soccorso anche sulla città di Potenza. Altrimenti si dovrà discutere ancora su un sistema di gestione delle emergenze con qualche “buco” da tappare nelle situazioni critiche e attendere ancora in attesa dei soccorsi. E questo è un ragionamento che giriamo volentieri ai diretti responsabili.

v.panettieri@luedi.it

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