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«ACCELERIAMO per usare reti materiali e immateriali e rafforzare la dimensione europea e globale della città. A cui tutti dobbiamo essere proiettati. E’ come un “lego” i cui pezzi vanno messi insieme ciascuno con forme diverse. Ogni pezzo rappresenta singoli cittadini, eventi culturali che già si svolgono, personalità che arrivano da fuori. Questi pezzi vanno messi insieme per costruire un unico prodotto importante e coerente con la storia di questo territorio.».

Joseph Grima, il nuovo direttore artistico della città ha spiegato ieri il lavoro che lo attende nei prossimi quattro mesi e che dovrà portare Matera ad essere pronta per l’esame decisivo e per poter diventare capitale della cultura. Un periodo nel quale l’aspetto più importante oltre all’acquisizione di una dimensione globale e non solo internazionale sarà quello del coinvolgimento: «il nostro obiettivo sarà far diventare l’obiettivo di capitale della cultura un obiettivo davvero di tutta quanta la città e di tutto il territorio,  cercando anche di allargarci e di trasmettere l’idea che Matera sta lavorando per essere esempio di un Sud che vuole emergere e riscattarsi». Idee chiare per il nuovo direttore artistico che con Paolo Verri ha già tracciato un primo cronoprogramma nelle fasi di ascolto, restituzione, riscrittura della pubblicazione e audizione con la commissione a settembre.

Tappe che scandiscono nel dettaglio l’impegno di Grima nei prossimi mesi: «io ho già iniziato» ha aggiunto e dalle prime riunioni e dal primo approccio ho visto questa necessità di avere le orecchie spalancate e riuscire a comunicare, non solo con le nuove tecnologie o coi social network ma anche con i vecchi mezzi che possono andare da un’ampia chiacchierata alla cassetta della posta». Tutti i mezzi possibili per cercare di allargare il cerchio dell’attenzione attorno al progetto di Matera 2019.

 Grima ha poi detto di aver saputo del bando di Matera 2019 attraverso Facebook. «Nessuna telefonata di amici che pure avrebbero potuto suggerirmi quest’opportunità, è stato tutto molto casuale con i social network ho visto ed ho subito colto l’oppotunità su di una realtà che mi affascina molto».

A presentare Grima è stato il direttore di Matera 2019, Paolo Verri che è partito con una metafora di impatto calcistico: «è come l’arrivo di Ibrahimovic, abbiamo il nostro goleador che fa la differenza».

 «Cercavamo una persona che avesse le competenze per far crescere la città in modo orizzontale, in modo aperto. Una persona capace di mettere in rete competenze, aperta al dialogo e contemporaneamente attenta al paesaggio del territorio. Non cercavamo una persona che portasse un programma artistico». 

Verri ha poi sottolineato che adesso avrà anche più tempo da dedicare alla ricerca di sponsor privati da legare al progetto di Matera: «qualche giorno fa abbiamo avuto un primo incontro con la Fiat e andremo in giro per laBasilicata per ascoltare le sue eccellenze creative»

A breve anche la partenza del progetto “Porta la tua scuola nel 20192 per convogliare storie e suggerimenti che arrivano dai più giovani. Un nuovo veicolo di coinvolgimento della città verso un progetto che dovrà essere il più inclusivo possibile.

p.quarto@luedi.it

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