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UN PIEDE e mezzo in Prima Divisione. Il Potenza ieri ha presentato la fideiussione da un milione di euro allegata alla domanda di ripescaggio. Al di là delle altre incombenze burocratiche – alle quali la società fa sapere di aver puntualmente ottemperato – la sostanziosa garanzia economica sugli stipendi dei tesserati rappresenta per la Lega di Firenze il lasciapassare per il salto di categoria. In una nota diffusa sul sito ufficiale il Potenza Sport Club ha ringraziato “la grande disponibilità nei confronti della comunità potentina dimostrata dalla Banca Popolare di Bari”, ma soprattutto ha sottolineato “l’orgoglio di essere i primi ad aver adempito a quanto previsto dalla Lega, condizione che consente di attendere serenamente il Consiglio Federale del 30 luglio”. Quello di giovedi prossimo è infatti lo snodo decisivo, il giorno in cui un atto ufficiale potrebbe riportare il Potenza nella categoria persa a maggio. In due mesi è cambiato il mondo.
LIQUIDITA’ Legittimamente Giuseppe Postiglione gonfia il petto: “c’è grande soddisfazione – attacca il patron – per aver messo le basi di un grande successo gestionale di questa società, che pur avendo perso la categoria sul campo nei mesi scorsi ha vinto oggi il campionato parallelo dei bilanci e si appresta a tornare al posto che le compete”. Se l’ottimismo abbonda – visto anche l’allestimento di una squadra qualitativamente vicina al top – non manca però nelle parole del proprietario unico una realistica analisi sul contorno: “tempo fa ho fatto un appello per chiedere sostegno agli sforzi che sto portando avanti, è caduto quasi nel vuoto al punto da costringermi a fare tutto da solo, adesso però ho bisogno di liquidità”. Facile la spiegazione: “un milione di euro è servito la fideiussione allegata alla domanda di ripescaggio – argomenta il patron – 100mila euro necessitavano per la regolare iscrizione alla Seconda Divisione, in più abbiamo 207mila euro bloccati fino ad agosto per la fideiussione presentata l’estate scorsa a garanzia della stagione 2008-‘09, quella appena conclusa.” Capitali congelati, che spingono Postiglione a sollecitare nuovamente aiuti tangibili: “in questo momento siamo una società economicamente solidissima ma senza grandi disponibilità di soldi da spendere, visto che un milione e trecentomila euro bloccati in banca non sono certo una cifra irrisoria. Voglio auspicare un incisivo incremento degli abbonamenti una volta che il salto di categoria verrà ufficializzato”. Le dinamiche però sono ben note: le tessere misurano la fiducia dei tifosi ma sul bilancio incidono relativamente, ciò che conta sono i contributi di imprenditori e eventuali sponsor che vorranno affiancarsi alla Peplast di Rosario Pellegrino, ormai fedelissimo. “Mi attendo un segnale importante dal tessuto produttivo cittadino – dichiara Postiglione – in presenza di nuovi fondi potrei anche ipotizzare un ulteriore colpo per una squadra comunque già adesso altamente competitiva”.

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