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Beni per un valore di due milioni e cinquecento mila euro sono stati sequestrati dalla polizia di Stato in esecuzione di un provvedimento della sezione misure di prevenzione del tribunale di Reggio Calabria, presieduta da Salvatore Laganà.
Il sequestro ha riguardato beni nella disponibilità di Nicola Lucà, 32 anni, di Siderno e residente a Marina di Gioiosa Jonica; di Orlando Lucà (47) di Marina di Gioiosa Ionica e Natale Scali (47) anch’egli di Marina di Gioiosa Ionica.
I tre erano stati condannati, con sentenza della corte d’Appello di Catanzaro, nell’ambito dell’operazione «Decollo», rispettivamente a 7, 8 e 14 anni di reclusione per traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
L’operazione aveva consentito di far luce su un traffico di droga tra la Colombia, la Calabria ed il Nord Italia. I due Lucà e Scali – secondo le indagini – facevano arrivare la cocaina dalla Colombia, attraverso il Venezuela e la Spagna, introducendola nel territorio nazionale attraverso il porto di Gioia Tauro occultata dentro dei blocchi di marmo.
Il sequestro ha riguardato tre villette unifamiliari a schiera di circa 170 metri quadri disposte su tre livelli, site in Gioiosa Ionica; un fabbricato a due piani fuori terra, con seminterrato ed annessa corte di circa 300 metri quadri a piano; un appartamento per civile abitazione (tutti ubicati a Marina di Gioiosa Ionica); un’unità immobiliare di 169 metri quadri con antistante terrazzo 220 metri quadri, sita in Grotteria: il patrimonio aziendale della società «Zagarei» s.r.l. avente ad oggetto la vendita di articoli casalinghi, con sede a Grotteria; sette polizze assicurative; due fabbricati rurali situati nel territorio di Marina di Gioiosa Ionica.
Il tutto nella disponibilità di Nicola Lucà. Ad Orlando Lucà, invece, è stato sequestrato un appezzamento di terreno con annesso fabbricato rurale. Il provvedimento a carico di Natale Scali, infine, ha riguardato un’unità immobiliare sita al primo piano di un fabbricato nel comune di Davoli (Catanzaro) nella disponibilità; ed un appezzamento di terreno di ventimila metri quadri situato a Marina di Gioiosa Ionica. Il sequestro è stato accolto dal tribunale accogliendo la proposta della divisione polizia anticrimine, diretta a Benedetto Sanna, della questura di Reggio Calabria.

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