X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

di ROSSELLA MONTEMURRO
FERRANDINA – «Mi trovo a cinque minuti da Saly, chiamate la Farnesina».
Un sos lanciato con un messaggio sul telefonino dei genitori nelle prime ore di martedì mattina, poi la corsa contro il tempo per ottenere più indicazioni possibili. Il tutto, solo tramite sms.
Ad incoraggiare la ragazza e a cercare di carpire informazioni sul luogo in cui era tenuta in ostaggio, il maresciallo Vincenzo Zaltini, comandante della stazione dei carabinieri di Ferrandina.
Alla ragazza, originaria di Cantù, durante la vacanza in Senegal erano stati sottratti, dalla persona presso cui si trovava come ospite, bagagli e documenti, per impedirle di ritornare in Italia, pretendendo, in cambio, del denaro.
La giovane, rinchiusa in un’abitazione, è riuscita a tenere con sé il telefono cellulare e, di nascosto, ha avvisato con un sms i genitori, in vacanza a Ferrandina.
I carabinieri, su segnalazione dei genitori della donna, si sono attivati immediatamente attraverso i canali ufficiali dell’Arma e quelli diplomatici per segnalare la situazione critica riguardante la ragazza.
Per la liberazione della ventinovenne, quindi, è stato prezioso l’impegno profuso dei carabinieri.
Il comandante della Stazione di Ferrandina ha comunicato, via sms, con la donna, rincuorandola, cercando di acquisire elementi utili per rintracciarla (descrizione dei luoghi, eventuali mezzi di trasporto e tempi di viaggio) e suggerendole come nascondere il telefonino.
«Dopo che i genitori mi hanno spiegato la situazione – ha affermato il maresciallo Zaltini – ho stabilito un primo contatto con la ragazza e ho cercato subito di ottenere quante più notizie per dare indicazioni certe al personale dell’Ambasciata italiana a Dakar attivato per i canali diplomatici ordinari. Devo dare atto che, per quanto riguarda l’Ambasciata italiana, ho trovato massima disponibilità. Grazie alle informazioni che la ragazza ci ha comunicato nei messaggi abbiamo potuto fornire indicazioni utili. Intorno alle 23,30 di martedì (le 14 italiane, ndr) la Gendarmeria Senegalese ha fatto irruzione nell’abitazione e ha liberato la ragazza. Il sequestratore è stato bloccato e accompagnato presso il loro comando, al momento non conosciamo la sua sorte».
La Gendarmeria Senegalese ha rintracciato la donna, in un villaggio situato a circa 100 km dalla Capitale dello stato africano.
«E’ una ragazza che ha girato il mondo, non è una sprovveduta. – ha aggiunto il maresciallo Zaltini – E’ riuscita a rimanere fredda e lucida. Aveva capito che noi la stavamo seguendo e che da un momento all’altro sarebbe stata liberata. L’unico momento di difficoltà – ha concluso – l’ho vissuto quando, nonostante lei ci desse ulteriori indizi sul luogo, dall’Ambasciata mi riferivano che la Gendarmeria non riusciva a localizzare la zona».
La ragazza, nel pomeriggio di martedì, è stata accompagnata presso l’Ambasciata Italiana a Dakar e, in serata, è rientrata in Italia.
Del caso se ne sta occupando la Procura della Repubblica di Roma.
I genitori hanno espresso il loro apprezzamento e ringraziamento per l’operato dei carabinieri della provincia di Matera, guidati dal tenente colonnello Domenico Punzi, per il loro impegno e la loro professionalità.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE