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di LORENZO ZOLFO Circa 4000 persone, alcune provenienti anche dalle Regioni limitrofe, hanno assistito ad oltre due ore di spettacolo-concerto del 58enne Massimo Ranieri, accompagnato dalle note musicali di un’orchestra di musiciste e da un corpo di ballo al femminile. L’artista napoletano, nato nel quartiere popolare di Santa Lucia, è rimasto contento di come il numeroso pubblico l’ha accolto ed applaudito ad ogni sua canzone. Un artista nato dal nulla, ha iniziato a cantare per aiutare la famiglia numerosa nei ristoranti e per i vicoli di Napoli.
Massimo Ranieri, flebile ma potente allo stesso tempo, resta uno degli interpreti più particolari della grande canzone napoletana e non solo. Prima del concerto è stato proiettato un video nel quale veniva invocata da parte della popolazione la presenza di Massimo Ranieri a Ginestra, consegnata all’artista napoletano nell’incontro “storico” col parroco nell’inverno del 2008. Tra i presenti al concerto anche alcuni fratelli e sorelle del parroco don Gilberto, originario di Melfi che hanno definito il fratello: “da piccolo un bel birbante e scherzoso con tutti i suoi 8 fratelli e 2 sorelle, ma con un’ anima buona e grande organizzatore nella famiglia”. A fine concerto il parroco don Gilberto ha riferito: “siamo poveri, ma con le scarpe pulite” ed ha fatto dono a Massimo Ranieri di una piatto di ceramica raffigurante il mosaico bizantino del Cristo Pantocratore, che domina l’interno della chiesa madre di San Nicola Vescovo.
(I particolari del concerto e le foto nell’edizione cartacea di domani)

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