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Potrebbero essere brevi i tempi per l’avvio della messa in sicurezza e bonifica dell’ex sito industriale di Crotone. È quanto riferisce una nota del Comune di Crotone facendo riferimento alla conferenza decisoria ospitata dal Ministero dell’Ambiente ed «a quanto ha riferito l’assessore regionale all’Ambiente, Silvio Greco, nel corso di un incontro con le istituzioni locali, la Consulta comunale per l’ambiente e la stampa promosso dal sindaco di Crotone, Peppino Vallone, e che si è tenuto oggi nella sala giunta del Comune». Con il sindaco erano presenti il presidente della Provincia, Stanislao Zurlo; l’assessore regionale alle Attività produttive, Francesco Sulla; il consigliere regionale Salvatore Pacenza; il vicesindaco, Arturo Crugliano Pantisano; il presidente della Commissione consiliare comunale all’Ambiente, Michele Marseglia; il consigliere comunale Antonio Comberiati ed i componenti della consulta comunale per l’ambiente. «L’incontro – si legge nella nota del Comune – è stato l’occasione non solo per apprendere dall’assessore Silvio Greco l’esito dell’ultima conferenza decisoria, ma anche per stabilire un fronte comune, tra le istituzioni e la consulta, in merito alla bonifica ed alla questione rifiuti. La stessa coesione manifestata nell’auspicare e sollecitare un rapido avvio della bonifica è infatti emersa nel coro di no alla realizzazione di ulteriori impianti di raccolta di rifiuti sul territorio crotonese». «La città di Crotone ha già dato – ha detto Vallone – per quanto concerne i rifiuti, tutto quello che poteva dare e non le si può chiedere di sacrificarsi oltre». Vallone ha anche sottolineato «come l’emergenza vissuta in Calabria abbia la conseguenza di sovrautilizzare e dunque utilizzare in modo scorretto gli impianti esistenti, come il selezionatore di Ponticelli, diventato un dramma per i cittadini residenti in zona». «La provincia di Crotone – ha detto il presidente Zurlo – non può più sopportare nuovi insediamenti per lo smaltimento dei rifiuti», aggiungendo che «gli enti hanno trovato una sinergia fondata sull’attaccamento al proprio territorio». «L’impegno assunto da tutti i partecipanti al tavolo – si afferma ancora nella nota – è stato infatti quello di mantenere costantemente aperto un confronto politico al fine di aprire col ministero e con Syndial un dialogo coeso. I rappresentanti delle istituzioni hanno inoltre deciso di dotarsi di un’organizzazione di tipo scientifico di altro profilo che permetta di monitorare gli interventi di bonifica con una visione concreta e tecnica della questione. Sottolineato da tutti ed in particolare dal consigliere regionale Salvatore Pacenza l’apporto della consulta comunale all’ambiente, che ha rilevato il ruolo cruciale che svolge questo gruppo di cittadini in merito a questioni importanti come la bonifica e le discariche». L’assessore Sulla, in merito alla questione della bonifica, ha sottolineato «l’urgenza di avviare, contemporaneamente all’avvio delle opere e della partenza del piano di bonifica, anche una riflessione sulla futura destinazione dell’area in questione». Un’area che l’assessore Greco ha definito «un territorio negato da restituire alla Calabria».

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