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MATERA – NON È UN’ARIA buona quella che si respira nel Partito Democratico se dopo l’ex segretario provinciale Michele Corazza anche il segretario cittadino Espedito Moliterni decide di lasciare non solo il suo incarico ma anche il Partito.
A commentare il momento difficile che si vive alla vigilia di un congresso fondamentale per il Pd non solo a livello lucano ma a livello nazionale è il consigliere comunale Francesco Bianchi che annuncia attraverso questa nota la decisione presa da Moliterni e l’ennesimo strappo che il Pd è costretto a fronteggiare in un momento fondamentale a livello regionale, provinciale ed anche cittadino con una serie di equilibri che è molto importante riuscire a salvaguardare.
«La scelta di abbandonare il Partito Democratico da segretario in carica del circolo di Matera di Espedito Moliterni dopo quella di Michele Corazza, è il segno tangibile dell’aria che si respira all’interno del Partito Democratico.

Più voci nel recente passato hanno sottolineato che la gestione del PD di Matera viveva una stagione di autoreferenzialità e di poca apertura: sarebbe, però, un commento assai parziale e sbrigativo dell’abbandono del partito del Segretario Moliterni, la cui denuncia e’ assai più ampia sul piano politico e nella dimensione umana.
Il gesto politicamente estremo di Espedito Moliterni, testimonia la mancanza di una visione strategica del partito, della sua forma, della sua organizzazione, della sua gestione e certifica il fallimento della fase politica del PD di Matera successiva alle ultime primarie.

Un fallimento politico di cui non è stato estraneo lo stesso Espedito Moliterni avendo ricoperto la carica di segretario sia dei DS che del PD di Matera e per questo comprendiamo il suo gesto.

La città di Matera sta attraversato una tra le più gravi crisi economiche degli ultimi anni. Il Partito Democratico materano, invece di interpretare questa fase con il protagonismo tipico della sua storia politica, ha mostrato incertezze ed ha adottato una linea politica di attesa che ha finito di agevolare l’attuale maggioranza.

La sensazione che si trae è che Espedito, prigioniero dei suoi stessi punti di riferimento, abbia voluto evidenziare quanto si sta verificando in questa fase pre-congressuale. Una fase dove si rincorrono tattiche prese di posizione senza nessuna vera progettualità sul futuro della nostra città e del suo territorio.

Se l’imminente congresso, invece di essere un momento di approfondito dibattito, venisse interpretato come l’ennesima conta interna, archivieremmo, prima ancora di averne sperimentato realmente le potenzialità, un’esperienza politica che ritengo sia tutt’ora valida.
Serve, invece, una nuova stagione incentrata sul confronto politico aperto con la società e che coinvolga pienamente gli iscritti al partito, che costituisca la premessa per un rinnovato gruppo dirigente».

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