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di ANTONELLA GIACUMMO
DALL’amministrazione comunale di Potenza giungono rassicurazioni: da oggi – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Nicola Lovallo – «torna alla normalità la raccolta dei rifiuti nella città capoluogo di regione».
Una rassicurazione che, in realtà, più che tranquillizzare, mette ancora più in luce le difficoltà del Comune di Potenza sulla gestione della questione rifiuti. Solo due giorni fa, infatti, ai cittadini era stato comunicato che la situazione di emergenza che la città capoluogo sta affrontando era dovuta alle mancate autorizzazioni della discarica di Sant’Arcangelo. Oggi scopriamo che «dovendo provvedere, presso la discarica di Pallareta, al pretrattamento dei rifiuti prodotti, oltre che nella nostra città, anche in altri 25 Comuni dell’hinterland, abbiamo dovuto provvedere a dotarci di attrezzature in grado di triturare e differenziare i rifiuti. Per l’installazione di quest’ultima macchina sono stati necessari due giorni, durante i quali la raccolta di routine in città è stata sospesa. Da domani [oggi, ndr] le procedure andranno definitivamente a regime e la situazione tornerà alla normalità a Potenza così come negli altri 25 Comuni».
Cosa sia davvero accaduto in questi giorni resta quindi ancora poco chiaro, così come poco chiaro resta il futuro.
Ma una certezza, a voler guardare tra le righe, c’è: il comunicato di Lovallo arriva proprio mentre in regione circola con insistenza un’altra voce: commissariamento. Secondo fonti molto qualificate, infatti, la Regione starebbe guardando con attenzione e preoccupazione alla situazione rifiuti sia nel comune di Potenza che in quello di Genzano. Starebbe attendendo risposte serie e concrete che, finora, non sembra siano giunte. Nelle prossime ore, quindi, potrebbe partire il commissariamento per i due comuni.
E la posizione del Comune di Potenza sembra essere quella più scomoda. A Genzano, infatti, a bloccare la discarica c’è un’inchiesta giudiziaria e un comitato di cittadini, ma a Potenza cosa succede?
A quanto sembra, infatti, neppure la Regione avrebbe ben chiaro il reale problema e, pertanto, si appresterebbe a chiedere un serio cronoprogramma per l’apertura del Termovalorizzatore. Cosa ancora blocchi l’impianto neppure la Regione sembra, infatti, saperlo con certezza e per questo avrebbe richiamato l’amministrazione Santarsiero per ben tre volte. Ma finora, tranne generiche rassicurazioni su una prossima apertura, non sembra ci sia stato nulla di concreto.
Nei giorni scorsi, inoltre, proprio rispondendo al Quotidiano, Santarsiero aveva parlato dell’ampliamento volumetrico della discarica di Pallareta. Ma – sostengono fonti qualificate – il Comune di Potenza alla Regione ha sì presentato un progetto di ampliamento per la discarica di Pallareta, ma per il momento quel progetto è fermo: ci sono tutta una serie di carenze da risolvere. E quindi è difficile che entro il prossimo anno Pallareta sia disponibile.
Che fine ha fatto, poi, l’impianto di biostabilizzazione (avvia al compostaggio i rifiuti urbani indifferenziati) per cui la Regione ha stanziato 700.000 euro? L’impianto avrebbe dovuto essere pronto per dicembre 2008. E’ stata poi chiesta una proroga a giugno 2009, ma ancora non se ne hanno notizie. E poi c’è il capitolo “differenziata”. Santarsiero – sempre nell’intervista di qualche giorno fa – ha parlato di un aumento dei quantitativi. «Potenza – ha detto – è già a buon punto, siamo intorno al 22%. Ma abbiamo intenzione di incrementare questi numeri: se riusciremo ad avere altri fondi speriamo di poter partire con la raccolta porta a porta».
Servirebbero fondi in più, ma – dicono sempre le qualificate fonti – in Regione il Comune di Potenza non ha presentato progetti per incrementare la differenziata. Avrebbe chiesto soltanto 500.000 euro per un compattatore, ma anche in questo caso il progetto non sarebbe completo.
E’ d’obbligo, allora, porsi una domanda: siamo sicuri di conoscere la direzione in cui vogliamo procedere? Non si sta, forse, sottovalutando il problema rifiuti? Risolvere l’oggi non sembra garanzia per il domani e dovremmo ormai sapere che senza una programmazione a lungo periodo non si va da nessuna parte.
a.giacummo@luedi.it

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