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Si è svolto stamani l’incontro tra il presidente del consiglio provinciale, Orlandino Greco e il procuratore di Paola, Bruno Giordano, durante il quale si è discusso della nave piena di rifiuti trovata al largo di Cetraro.
Nel corso dell’incontro si è parlato anche del presunto inquinamento alla foce del fiume Olivo nel basso Tirreno.
Orlandino Greco ha manifestato al procuratore l’impegno ed il sostegno del Consiglio provinciale alle azioni che la procura intenderà adottare in merito all’inquinamento da rifiuti tossici.
«Se ciò risponderà al vero – ha detto Orlandino Greco – ci troviamo di fronte al più grave inquinamento marino e terrestre che il nostro territorio abbia mai registrato. Le ipotesi avanzate negli anni passati ora hanno trovato conferma: il Mediterraneo diventato come ricettacolo di rifiuti altamente nocivi per la salute. Ma allo stesso tempo è necessario tranquillizzare il mercato ittico, i pescatori e i cittadini calabresi che tutto questo allarmismo sulla pericolosità del pescato non trova nessuna conferma in nessuna analisi scientifica. Di tale circostanza legata a fattori economici inscindibili dal territorio, ne discuteremo con i capigruppo e poi in consiglio».
Greco si è poi soffermato a discutere dell’opera di bonifica di tutto il territorio marino e terrestre, e del ruolo che le istituzioni possono svolgere.
La preoccupazione dei pescatori
I lavoratori del settore ittico della cittadina sul tirreno cosentino, hanno tenuto ieri mattina un incontro nella Capitaneria di Porto, alla presenza del comandante Giuseppe Turiano.
Accompagnati dalle loro famiglie, hanno chiesto vivacemente che si faccia chiarezza, soprattutto sulla stampa, sulle condizioni del mare e del pescato.
Le vendite di pesce sono infatti vistosamente calate, dopo la scoperta della cosiddetta «nave dei veleni».
«Servono immediatamente delle analisi del pescato e si deve dire a tutti che il pesce è buono, d’altronde la nave è lì da anni e nessuno ha mai obiettato sulla qualità del nostro pesce», hanno sostenuto i pescatori. «A rischio c’è la sopravvivenza di un intero comparto, che si sostiene solo sulla pesca».
Intanto sempre ieri si è tenuto l’incontro tra il procuratore di Paola Bruno Giordano ed alcuni emissari del Ministero dell’Ambiente per valutare la situazione dopo il ritrovamento di una nave, probabilemnte carica di fusto radioattivi.
«E’ stato un incontro cordiale, estremamente positivo e proficuo, che si sostanzierà nei prossimi giorni in interventi concreti».
«Non posso entrare nei dettagli – ha detto Giordano – ma si faranno presto interventi di elevata specializzazione sui siti di interessi, sia in mare che sulla terraferma».

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