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Secondo gli inquirenti sarebbero due teschi quelli che si intravedono dagli oblò della stiva del relitto ritrovato al largo di Cetraro ed a bordo del quale si sospetta, secondo quanto riferito dal collaboratore di giustizia Francesco Fonti, ci sia un carico di rifiuti tossici.
Le immagini sono state fatte dal robot utilizzato nel corso delle ricerche dell’imbarcazione. Sull’ipotesi che a bordo della nave ci siano dei resti umani il Procuratore di Paola, Bruno Giordano, ha detto che «il sospetto è nato dopo alcune riprese video e le foto scattate dai robot che sono scesi in profondità. Uno dei motivi per cui è utile procedere al recupero della nave è anche quello di fare chiarezza sull’eventuale presenza a bordo delle persone».
«In molti casi – ha in particolare detto Giordano a Repubblica – anche gli equipaggi, come tutta la nave, sono clandestini. È possibile che alcuni fossero stati lasciati all’oscuro delle intenzioni di chi aveva organizzato il naufragio. Oppure che fossero stati puniti dall’organizzazione. Anche a questi interrogativi si potrà dare risposta solo recuperando il relitto».
Intanto oggi si tiene l’incontro tra Giordano e l’ex segretario del Pd Walter Veltroni.

2|10]Ulteriori dettagli su “Il Quotidiano della Calabria”, oggi in edicola

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