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Alla prima udienza sono assenti i principali indagati politici. Per l’accusa, oltre ai sostituti procuratori generali, Eugenio Facciolla e Massimo Lia, è presente anche il procuratore generale facente funzione Dolcino Favi.
L’udienza di stamani, secondo quanto si è appreso negli ambienti della difesa degli indagati, sarà dedicata principalmente alla costituzione delle parti, alle eccezioni preliminari e all’affidamento dell’incarico al perito che dovrà trascrivere le intercettazioni compiute nel corso delle indagini.
L’inchiesta Why Not, avviata dall’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris (in foto), fu avocata dalla Procura generale di Catanzaro ed è stata poi al centro dello scontro tra la Procura generale del capoluogo calabrese ed i magistrati della Procura di Salerno nell’ambito di una inchiesta avviata dai magistrati campani dopo le denunce di De Magistris.

La Procura generale di Catanzaro, ha chiesto l’integrazione del decreto di richiesta di rinvio a giudizio con altre parti offese nei confronti dei 98 imputati nell’inchiesta Why Not.
Nel decreto infatti è individuata come parte offesa solamente la Regione Calabria mentre la Procura generale sostiene che ce ne sarebbero altre.
Alla richiesta dell’accusa si sono opposti i difensori di numerosi imputati sostenendo che l’eccezione è illegittima. Nel corso dell’udienza preliminare alcuni difensori hanno sollevato anche l’eccezione relativa all’omessa notifica del decreto di richiesta di rinvio a giudizio per cinque imputati. Sulle eccezioni avanzate dall’accusa e dalla difesa il gup Abigail Mellace si è riservata di decidere nel corso della prossima udienza fissata per il 27 ottobre.

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