X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

«Le Istituzioni sono chiamate doverosamente ad attivare Politiche Sociali mirate per erogare servizi sempre più efficienti, tesi ad affermare i diritti della persona, specialmente di quelli meno fortunati. Particolare attenzione merita l’abbattimento di qualsiasi tipo di barriera sociale che limiti l’esercizio della piena cittadinanza, soprattutto se in condizioni di disagio e di handicap. Necessaria, quindi, rivedere la legge per ampliare la costruzione di una rete sociale che garantisca servizi e attivi condizioni tese alla normalizzazione, ovvero alla più ampia inclusione sociale, che deve anche diventare opportunità di inserimento lavorativo del diverso. La mancanza di piene competenze ed i tagli di risorse drastiche non consentono grandi interventi ma, come Provincia, abbiamo garantito varie forme di sostegno alle famiglie, facendoci carico della spesa perchè esse non siano lasciate sole ad affrontare i problemi. L’ultimo esempio è dato dal sostegno per l’integrazione scolastica ai disabili (che da 50 sono passati ad oltre 570) fino al 31 dicembre. La sfida reale deve essere quella di supportare le esigenze sempre più incalzanti, facendo da sponda istituzionale, attraverso solidarietà e vicinanza che impongono una dimensione di centralità delle Politiche Sociali».
Lo ha detto il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, intervenendo ieri mattina, nel salone degli Specchi, ai lavori dell’importante convegno dedicato a « La persona con sindrome di Down tra presente e futuro».
L’iniziativa, organizzata dalla sezione di Cosenza dell’Associazione Italiana Persone Down con il patrocinio della Provincia di Cosenza, ha proposto momenti di profonda riflessione e confronto, in occasione della prossima Giornata nazionale della persona Down (Domenica 11 Ottobre), che ha lo scopo di promuovere la conoscenza e favorire l’integrazione lavorativa delle persone con sindrome di Down.
Il tema approfondito nel corso dell’incontro, anche attraverso la proiezioni di video, ha posto al centro della discussione una serie di spunti di riflessioni sull’integrazione, per i portatori della sindrome, nella scuola, nella società, nella famiglia e nel mondo del lavoro. Un percorso di crescita e di integrazione, è stato sottolineato, che non può prescindere da una fitta rete coesa tra famiglie e istituzioni che devono tendere assieme a far acquisire competenze e, in special modo, educazione all’autonomia per avviare l’esistenza della persona con sindrome di Down a poter vivere un futuro possibile. Ribadita nel corso del convegno l’esigenza primaria di credere nelle loro potenzialità, avere fiducia nei loro progressi, supportarne le possibilità di evoluzione nell’acquisire competenze e autonomia, stimolarne l’autostima, potenziarne le abilità: sono tutte leve decisive per far raggiungere loro traguardi insperati e rendere migliore la qualità di vita di quanti vivono, loro malgrado, questa condizione genetica che è la sindrome di Down. Questo convegno va anche nella direzione di un dfferente approccio e di una diversa sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle persone con questo tipo di problema. I lavori, dopo i saluti della Presidente della sezione di Cosenza dell’Associazione Italiana Persone Down Lucia Ruggiero, sono proseguiti con l’intervento puntuale del Vice Presidente e Assessore Regionale alla Pubblica Istruzione Domenico Cersosimo, della Coordinatrice nazionale Associazione Nazionale Persone Down Anna Contardi; della dott.ssa Giuseppina Carbone Pedagogista-Logopedista ASP Cosenza; dell’Assessore alle Politiche Produttive del Comune di Cosenza Maria Rosa Vuono. Hanno chiuso la serie di interventi dei lavori del convegno l’Assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Domenico Bevacqua e l’Assessore alle Politiche Sociali Marilena Matta.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE