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Un certificato di deposito per un importo pari a 870 milioni di dollari è stato sequestrato dalla Giardia di Finanza di Locri (Rc) a due persone denunciatea piede libero per riciclaggio. Si tratta di due persone, originarie di Taurianova, vicine, secondo gli inquirenti, alla cosca egemone Fazzalari – Viola – Avignone, che vantano numerosi precedenti penali, tra i quali spiccano l’associazione per delinquere di stampo mafioso, reati inerenti alla normativa anti-mafia, e l’estorsione. Il certificato sequestrato era stato emesso dal Credit Suisse. Il risultato di servizio, secondo quanto reso noto, trae origine da un’intensificazione dei controlli sulle principali arterie stradali della provincia di Reggio Calabria, disposti dal comando provinciale,a e messo in atto dai baschi verdi. Il sequestro, di cui è stata data notizia oggi, risale alla, notte del 29 settembre. Pattuglie della sezione pronto impiego della compagnia di locri, supportate da un’unità cinofila, avevano intimato l’alt, presso lo svincolo autostradale di Rosarno ad un’autovettura di grossa cilindrata, con a bordo due persone, che era appena uscita dallàA/3. I finanzieri, notando il fare nervoso dei due fermati, hannod eciso di approfondire il controllo sottoponendo l’autovettura ad un’ispezione con l’unità cinofila. A seguito della segnalazione positiva del cane, che stava a significare la possibilità che all’interno dell’auto ci potesse essere occultata della sostanza stupefacente, i militari hanno accompagnato gli occupanti, N.A. E F.M. negli uffici della caserma della Guardia di Finanza di Gioia Tauro al fine di sottoporre l’autovettura a perquisizione. ALl’interno di una valigia «ventiquattro ore» c’era il titolo sequestrato, aperto nel 1961 ed intestato a mister «Soekarno», il quale risulterebbe essere stato, da successivi accertamenti, il dittatore dell’Indonesia dal 1945 al 1967, scomparso nel 1971. Un particolare curioso riguarda la figura del figlio di Soekarno salito alla ribalta delle cronache come finanziere impegnato in grosse operazioni, come l’acquisto della casa automobilistica inglese «Lotus» e il tentativo di acquistare la società italiana «Bugatti». I due fermati non hanno dato risposte convincenti sul perchè detenessero il titolo. Da qui il sequestro del titolo e la denuncia dei due per il reato di riciclaggio alla competente autorità giudiziaria di Palmi che attualmente sta vagliando, al fine di ricostruire i passaggi di mano che nel tempo hanno interessato il certificato, la vastadocumentazione rinvenuta.

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