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«Si spenda il milione di euro del viaggio per curare a Reggio i Bronzi di Riace senza rischi e si avanzi la proposta di loro riconoscimento come patrimonio mondiale dell’Unesco». È quanto afferma lo storico Pasquale Amato: «Il sindaco – sostiene Amato – ha riferito di un incontro romano in cui i dirigenti dell’Istituto Centrale del Restauro hanno detto al sottosegretario Gianni Letta ed a lui che i Bronzi sono fragilissimi e delicatissimi e che hanno un bisogno assoluto di cure speciali.
Ha poi precisato che l’operazione del Viaggio dei Bronzi di Riace da Reggio a Roma per questa operazione di cura ed un eventuale ritorno (ritorno su cui la maggioranza dei reggini nutre seri dubbi) costerebbe al Ministero dei Beni Culturali un milione di euro».
Amato ha confermato la sua piena adesione alla proposta Lamberti della soluzione di Palazzo Campanella di Reggio come sede ideale sia per la cura che per la successiva esposizione dei Bronzi e alla proposta Gioffrè del «Museo Diffuso», che prevederebbe l’allestimento di mostre degli altri preziosi reperti del Museo della Magna Grecia in alcuni Palazzi prestigiosi della città.
Il prof. Amato ha infine condiviso l’idea di Nicolò di avanzare la proposta all’Unesco di riconoscimento dei Bronzi di Riace come Patrimonio dell’Umanità: «Tale riconoscimento costituirebbe l’avvio di una seria azione culturale di valorizzazione e nel contempo consentirebbe alla Calabria di perdere il primato di non avere alcun sito Unesco in contraddizione col dato che l’Italia è il paese che ha il più alto numero di siti Unesco nel mondo».

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