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Antonio Iaconetti (in foto) coordinatore regionale di Fare Ambiente Calabria ha scritto al presidente della Giunta regionale Agazio Loiero, all’assessore regionale all’ambiente Silvio Greco, ai presidenti delle cinque Province e ai parlamentari della regione chiedendo loro di aderire alla manifestazione che si svolgerà a Roma il 28 ottobre «per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla gravissima emergenza ambientale che ha colpito l’intera Calabria».
«Insieme all’esecutivo nazionale di Fare Ambiente – afferma Iaconetti – abbiamo deciso di mettere in campo una energica azione dimostrativa. Il 28 ottobre saremo a Roma, per incatenarci davanti alla sede del Parlamento. L’obiettivo è quello di sollecitare il tempestivo intervento del Governo a tutela della salute dei cittadini calabresi, messa a repentaglio non soltanto dalla cosiddetta nave dei veleni rinvenuta al largo delle coste di Cetraro, e che purtroppo potrebbe non essere la sola. I cittadini sono minacciati anche da presunte discariche di materiale tossico, come quelle che si ipotizzano siano sul territorio di Amantea e lungo la costa jonica cosentina, e dalla presenza di sostanze altamente nocive che sarebbero contenute nel materiale utilizzato per la costruzione di edifici pubblici nel crotonese, dove si ipotizza sia stato impiegato materiale proveniente dagli scarti di lavorazione della Pertusola».
«Chiediamo ai nostri parlamentari ed ai nostri rappresentanti istituzionali – sostiene ancora il coordinatore di Fare Ambiente – di unirsi a noi, di essere al nostro fianco per chiedere la proclamazione dello stato di emergenza. Siamo convinti che soltanto una serie di interventi eccezionali ed urgenti potranno scongiurare ulteriori danni per la salute pubblica. Le nostre proposte sono chiare allestire una cabina di regia sotto il controllo diretto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il compito di coordinare e sovraintendere agli interventi necessari ed urgenti; nominare un Sottosegretario di Stato con ampi poteri di intervento; varare un provvedimento di natura economica e fiscale a sostegno dei lavoratori del settore ittico, agricolo e turistico, categorie maggiormente colpite; inviare a Crotone di un’equipe medico -scientifica altamente specializzata nella cura e prevenzione dei tumori; istituire una Super Procura con competenza sui reati di natura ambientale che si siano consumati sul territorio calabrese e chiarire l’esistenza di una relazione tra l’aumento di patologie tumorali e l’eventuale presenza di rifiuti nucleari o tossici in alcune zone della Calabria».

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