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I sindaci del Tirreno Cosentino, si sono incontrati nella sede del Comune di Paola (Cs) con il Sindaco di Cosenza Salvatore Perugini, Presidente dell’A.N.C.I. Calabria nonchè Vice Presidente nazionale dell’ associazione dei Comuni.
I sindaci, in un documento, affermano che «per la sua gravità e per la sua rilevanza la questione ha assunto un carattere prioritario per l’intera Calabria e non può essere considerato un problema riferibile esclusivamente al Tirreno cosentino».
Nel corso dell’incontro «è emersa la necessità di coinvolgere, nelle azioni tese alla risoluzione di tale vicenda tutti Sindaci della Calabria. A tal fine il Sindaco di Cosenza ha dichiarato la disponibilità dell’Anci a convocare una assemblea di tutti i primi cittadini dei comuni calabresi a Cetraro per il giorno 8/11/2009 alle 9.30».
Nell’incontro di Paola i Sindaci «hanno confermato le istanze già rappresentate nella diffida inviata alla Presidenza del Consiglio ed espresse nella manifestazione unitaria di Roma dello scorso 20 ottobre.
Attese le gravi minacce che incombono sulla salute dei cittadini del territorio, ed in considerazione delle pesanti ripercussioni che la vicenda della «nave dei veleni» sta avendo sull’economia del Tirreno cosentino, i Sindaci del comitato hanno ribadito con fermezza la loro richiesta al Governo di dichiarare lo «stato di emergenza», analogamente a quando avviene per calamità naturali o analoghe situazioni di particolare gravità.
Una istanza che si accompagna, con altrettanta decisione, – è scritto – alla riaffermata richiesta di un intervento in tempi rapidi finalizzato alla rimozione del relitto presente al largo di Cetraro e rivolto a fare definitivamente piena luce sul contenuto dello stesso».
Per poter rappresentare le loro istanze al Governo, i Sindaci del Tirreno Cosentino rinnovano la loro richiesta di un incontro urgente con il Presidente del Consiglio dei Ministri, richiesta della quale Perugini si è fatto interprete, assicurando l’intenzione di chiedere, a nome dei sindaci calabresi, un incontro con il governo.
«Se tale richiesta non venisse accolta e se perdurasse il silenzio riguardante i rilevamenti che la nave sta attualmente effettuando nella zona del ritrovamento del relitto, i Sindaci – è scritto – del Tirreno Cosentino saranno costretti a dare vita ad eclatanti forme di protesta. Azioni alle quali saranno costretti, loro malgrado, per tutelare le comunità sono stati chiamati a rappresentare e per impedire che venga inferto un colpo mortale all’economia dei territori che amministrano».

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