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Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, mentre continua «la sua battaglia contro l’ingiustificato allarmismo sulla cosiddetta nave dei veleni di Cetraro», rivolge un appello-denuncia per quella che definisce «la vera drammatica emergenza ambientale della Calabria, quella di Crotone, dei 24 siti inquinati e soprattutto delle scuole contaminate, costruite sui rifiuti tossici delle fabbriche dei veleni».
Corbelli invita «a non abbassare la guardia, a tenere accesi i riflettori e l’attenzione delle istituzioni sul caso Crotone, sul dramma dei bambini, degli studenti e dei loro genitori che non sanno ancora oggi se quegli edifici scolastici costruiti sui rifiuti tossici, che sono veleni delle fabbriche, hanno provocato malattie e gravi danni alla salute dei loro figli e ancora aspettano, a distanza di anni, risposte certe e soprattutto interventi adeguati per affrontare questa gravissima emergenza».
Il leader di Diritti civili esprime anche «delusione e preoccupazione per la scarsa attenzione dedicata dalle istituzioni e dai grandi media nazionali al caso Crotone. I Governi regionale e nazionale devono capire che la prima vera emergenza ambientale e per la tutela della salute è Crotone. Occorre istituire una task force medico-scientifica, di alto livello, per il caso Crotone, che affianchi e supporti gli altri organismi già operativi. Per questo bisogna tenere accesi i riflettori su questa drammatica emergenza. La città crotonese è una polveriera, una bomba radioattiva, pronta ad esplodere. O forse, purtroppo, in parte già esplosa».

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