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«Intendo ricordare al presidente della Giunta regionale Agazio Loiero e a tutti i direttori generali che sabato 7 novembre scadranno i termini per pronunciarsi sulle sanzioni da adottare nei confronti dei responsabili accertati, come nel caso di mio figlio, e dei responsabili presunti, come nei casi Monteleone, Ruscio e altri, di decessi in ambito sanitario».
È quanto afferma, in una nota, Giovanni Bonanno, padre del piccolo Andrea, deceduto a Cosenza nel 2005 per un presunto caso di malasanità.
«Va ricordato – aggiunge Bonanno – che queste direttive sono state date dalla Commissione parlamentare sugli errori sanitari presieduta dall’on. Leoluca Orlando, spiegando anche che lo stesso organismo adotterà sanzioni anche nei confronti di chi commette omissioni e non compie il proprio dovere fino in fondo.
Chiedo, pertanto, che ci sia rispetto assoluto per la commissione parlamentare che sta lavorando sui nostri casi, come è stato per le altre commissioni parlamentari che si sono occupate di ‘ndrangheta e, per ultimo, quella sulla nave dei veleni presieduta dall’avv. Gaetano Pecorella».
«Personalmente pretendo con forza – sostiene ancora Bonanno – che si adottino seri provvedimenti nei confronti di tutti quei medici che hanno cagionato la morte dei nostri figli, nei tempi previsti dalla Commissione parlamentare e senza andare oltre il 7 novembre. Per ultimo, invito l’intera classe politica regionale a riflettere sul fatto che in Calabria non esiste solo il fenomeno ‘ndrangheta o quello dei rifiuti, ma si muore anche negli ospedali di malasanità al punto che deve intervenire una commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari del cui operato non so per quale motivo nessuno ha parlato».

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