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Il centenario del Cosenza Calcio è vicino (2014) e il presidente Massimo Mirabelli auspica di arrivarci con una società forte, sulla falsariga di quella con la quale, nel 1987 si lanciò la scalata alla serie B. Siamo una società pulita, in regola e trasparente, dichiara il presidente, ma allo stesso tempo sprona verso quello che deve essere un salto di qualità necessario se si vuole puntare in alto.
Serve l’aiuto anche del sindaco Salvatore Perugini e del presidente della provincia Mario Oliverio, i contributi dei quali sono fondamentali per creare basi solide affinchè si possa pensare serenamente
e fiduciosamente al presente e fare programmi per il futuro. Mirabelli concentra l’attenzione anche su quella che deve essere la gestione economica della squadra: «Bisogna stare attenti al bilancio, fare le cose con il bilancino, il Cosenza non può ambire a traguardi lontani solo per volontà divina».
Per Mirabellli occorre creare una società con un’organizzazione non piramidale, alla guida della quale ci dovranno essere non uno, ma tanti imprenditori: a dieci o venti pensa il presidente. Devranno loro creare le necessarie e solide basi per una squadra sempre più forte. Non mancano, nelle dichiarazioni di Mirabelli, le parole di riconoscenza al pubblico e al Comune, ma questo non basta più: serve un salto di qualità.

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