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Si è tenuto nella sede di Cosenza della Commissione regionale per l’emersione del lavoro non regolare un incontro tra il presidente della Commissione Benedetto Di Iacovo e il presidente regionale di Confcooperative e Federcoopesca Calabria Katia Stancato, alla presenza del direttore di Confcooperative Piero Mendicino e dei funzionari della Commissione Pasquale Torquato, Responsabile della struttura tecnica e Stella Fabiani dell’area amministrativa, sullo stato di crisi che sta investendo il comparto ittico in seguito alla perdita di quote di mercato significative, pari all’80%, causata dall’allarmismo diffuso nei consumatori dal presunto inquinamento marino.
Il recente accordo siglato tra la Regione Calabria e i sindacati e le centrali cooperative teso ad attivare gli ammortizzatori sociali anche per i lavoratori della pesca, riguarda, naturalmente, le posizioni contrattualizzate, che coinvolgono solo il 40% degli addetti. La crisi, infatti, ha rivelato una forte destrutturazione del settore della pesca con una diffusa presenza di lavoratori irregolari ed in nero che, se opportunamente sostenuti anche dalla previsione di un sistema di tutoraggio, potrebbero essere accompagnati verso un percorso di emersione e di autorganizzazione del proprio lavoro in cooperative di servizi. Su questa esigenza, e sulla necessità di valorizzare le produzioni ittiche per incrementarne il valore aggiunto anche attraverso l’emersione di posizioni non osservate, spesso gestite dalle donne dei pescatori, Di Iacovo e Stancato hanno convenuto sulla opportunità di promuovere un protocollo dal quale far scaturire un progetto di emersione, basato su concrete attività di sostegno alla regolamentazione del lavoro nel comparto ittico a partire da due distinte iniziative pilota da attuare sulla costa tirrenica e su quella ionica della regione Calabria. Il progetto è aperto – ha detto Di Iacovo – e coinvolgerà il sistema della cooperazione del settore ed altri soggetti e sarà oggetto di discussione in una delle prossime riunione della Commissione regionale per l’emersione. Si partirà, inizialmente, con un monitoraggio del fenomeno del lavoro sommerso nel settore ittico nelle due aree calabresi, per poi promuovere azioni di emersione e di regolarità, attraverso una serie di attività, anche di formazione di tutor di sostegno per la creazione e gestione di micro-imprese cooperative, capaci di gestire processi organizzativi e commerciali adeguati attorno alla filiera della pesca. Sull’argomento, analogo incontro si è svolto tra la Presidente di Confcooperative Calabria e la Cisl cosentina, nel quale si è convenuto l’attivazione del tavole emersione presso la presidenza della Commissione regionale preposta. (AGI) Ros 211125 NOV 09

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