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I consiglieri del Pd della comunità montana delle Serre, Raffaele Lo Iacono, Vincenzo Damiani, Bruno Tassone, Pino Pellegrino, Teresa Mazzotta e Giovanni Serratore, hanno deciso di autosospendersi dal partito.
«Il marasma – è scritto in una nota dei consiglieri – è portato avanti dagli attori ed il presidente della Comunità montana, Pasquale Fera, è un attore principale. D’altronde Fera si ritiene del Pd ma ha spiegato che manterrà la sua posizione fin quando non verrà chiarita la posizione del Pd in tutti gli enti. Dato che Guccione è divenuto segretario con il preciso obiettivo di dare unità e forza al Pd in tutte le sue ramificazioni, la conseguenza logica è che in questo momento fondamentale vanno annientati tutti i trasversalismi poichè in campagna elettorale non ci possono essere inciuci che prestano il fianco ad attacchi. Resta inteso che nessuno sta tentando di sostituire Fera. Abbiamo deciso di procedere con l’autosospensione dal partito e di chiedere a Guccione e ai nostri rappresentanti istituzionali di farsi promotori di una linea univoca del Pd e di farsi carico di questa difficile situazione».
«Entro pochi giorni – prosegue la nota – presenteremo una mozione di sfiducia a Fera ispirata dalla necessità di fare una differenza netta fra centrodestra e centrosinistra. L’autosospesione durerà fin quando Guccione non provvederà all’espulsione di chi, invitato a tornare sui suoi passi, continui a mantenere posizioni di ambiguità. Fra l’altro, alla Comunità montana non c’è una maggioranza e quindi è strumentale il rinvio della nomina del presidente del consiglio e delle modifiche allo Statuto e inoltre essa si regge in piedi perchè il bilancio è passato con il voto determinante di Bruno Tassone che allora era fiducioso delle buone intenzioni di Fera». (ANSA). COM-LE 01-DIC-09 11:19

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