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«La Uil chiede al ministro Fitto di aprire un tavolo di confronto con le parti sociali per la riforma dei servizi pubblici locali, partendo dalle forme di tutela dei lavoratori e delle lavoratrici del settore e dai diritti dei cittadini che, attraverso il pagamento delle tariffe, contribuiscono in maniera determinante a far funzionare i servizi».
Lo ha detto il segretario nazionale della Uil, Guglielmo Loy intervenendo ad una tavola rotonda promossa nell’ambito del congresso regionale della Uilcem Calabria. «Cose, queste – ha aggiunto Loy – che non sono assolutamente previste nel testo approvato dal Parlamento. Anche il dibattito inerente l’acqua pubblica o privata è un falso problema: è infatti sufficiente ribadire che si tratta di un bene comune e un diritto universale inalienabile. Non sono, dunque, tanto importanti le forme di gestione, quanto invece la quantità e la qualità degli investimenti che si fanno per garantire tale diritto, messo a rischio dalla riforma, laddove si sancisce la separazione della gestione delle reti dall’erogazione del servizio».
All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, Geppino Camo, presidente della Sorical, il consigliere regionale Gianpaolo Chiappetta e il segretario generale della Uil calabrese Roberto Castagna. «La chiusura del primo piano quinquennale degli investimenti e l’apertura, ormai imminente, del nuovo piano pluriennale – ha detto Camo – ci offrono uno spazio per una prima, seria valutazione dei risultati raggiunti e da raggiungere. Non c’è dubbio che la società abbia assunto un ruolo di autorevolezza nel proscenio istituzionale, divenendo punto di riferimento precipuo nell’individuazione e nella risoluzione dei problemi di infrastrutturazione idrica».

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