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Centoventidue persone sono state denunciate dai carabinieri di Vibo Valentia per una truffa all’Inps che si aggira intorno ai 450 mila euro. I militari della stazione della città capoluogo, diretti dal luogotenente Nazzareno Lopreiato, unitamemente a personale dell’Inps, dopo settimane di riscontri incrociati hanno accertato come tutti gli indagati negli anni compresi tra il 2005 ed il 2008 avevano presentato richiesta per la corresponsione delle indennità previste per i braccianti agricoli. L’indagine ha consentito di scoprire che i modelli di assunzione e le segnalazioni delle prestazioni eseguite erano completamente false e realizzate all’insaputa delle aziende che, sulla carta, avevano usufruito delle prestazioni dei braccianti. Nessuno degli indagati, infatti, aveva mai svolto un giorno di lavoro nei campi ed il loro obbiettivo era quello di intascare le indennità erogate dallo Stato come ulteriore introito rispetto alle loro reali attività lavorative. Tra di loro gli uomini dell’Arma hanno accertato la presenza di casalinghe, operai, liberi professionisti e pensionati. In alcuni casi, addirittura, i «braccianti» nemmeno conoscevano l’ubicazione dei terreni dove, quasi giornalmente, asserivano di prestare la propria opera.

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