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di ANTONELLA CIERVO
UN impegno complessivo di circa 200 milioni di euro, 19 misure di sostegno al comparto agricolo nell’ambito del Piano regionale di sviluppo 2007-2013 e un programma di modernizzazione di un settore trainante dell’economia lucana.
E’ questo, in sintesi, il quadro dell’azione dell’assessorato regionale all’agricoltura che ieri ha riunito imprenditori, responsabili delle associazioni e operatori del settore nella sede della Regione, a Matera, per illustrare i Pif (Programmi Integrati di filiera) che impegneranno 140 milioni di euro per bandi riservati a ortofrutta, cerealicoltura, olivicoltura, settore vitivinicolo, lattiero caseario, zootecnico da carne, funghi e tartufi, miele, florovivaismo e foresta legno.
L’approvazione dei bandi da parte della giunta dovrà avvenire entro la fine dell’anno, come è stato stabilito nel corso della riunione.
Obiettivo dei Pif è quello di ridurre le conseguenze che finora hanno costretto i produttori ad subire i danni di un meccanismo, quello dei passaggi della filiera, che a volte comincia prima ancora che i prodotti escano dalle aziende.
«I Pif consentono di integrare verticalmente gli operatori delle filiere favorendo la creazione di prodotti d’eccellenza e contribuendo ad integrare gli operatori agricoli con gli altri soggetti che operano sul territorio lucano – spiega l’assessore Vincenzo Viti nel corso dell’incontro – tutto ciò deve essere favorito attraverso la creazione di infrastrutture logistiche e lo sviluppo di attività di ricerca, promozione e marketing».
Gli investimenti prioritari riguarderanno tutti gli elementi di crescita e sviluppo delle aziende e dovranno essere approvati entro l’inizio del 2010.
Nel settore dell’ortofrutta, ad esempio, i fondi verranno assegnati anche per investimenti per la sicurezza sul posto di lavoro.
Un tema, quello delle norme di tutela dei lavoratori che, soprattutto nel settore agricolo, riveste una particolare importanza.
Nel comparto cerealicolo saranno ammessi a finanziamento i progetti che riguarderanno anche investimenti per la certificazione e la tracciabilità di filiera, a vantaggio del prodotto.
Tra i progetti del settore zootecnia da carne, si darà particolare risalto a quelli che prevedono fondi per la diversificazione e l’ampliamento dell’offerta di prodotti lavorati e trasformati.
La riunione di ieri ha consentito di lavorare proprio su questi elementi, inseriti nelle misure 123, 123B e 214.
Rispettivamente si occupano della trasformazione e commercializzazione dei prodotti, dell’acquisizione di tecnologie e dei pagamenti agroambientali. In quest ultimo caso, nei prossimi giorni, la giunta regionale, ha annunciato l’assessore Viti, approverà uno schema di convenzione con Fidagli lucana, che sarà finanziato con fondi regionali, attuando la normativa regionale approvata nel 2006.
«Nei prossimi giorni incontrerò Iacobini con il quale sarà raggiunto un accordo sul credito agrario, fattore indispensabile per avviare la ricapitalizzazione e gli investimenti delle nostre aziende agricole».

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