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La Commissione regionale per l’emersione del lavoro non regolare ha approvato all’unanimità il Piano 2010 delle misure di contrasto al lavoro nero, sommerso, irregolare, proposto dal presidente Benedetto Di Iacovo.
È quanto è emerso dall’ultima riunione svoltasi nei giorni scorsi presso la sede legale dell’Unioncamere di Lamezia Terme. All’incontro, così come previsto dal regolamento, ha partecipato il Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro, Dott.ssa Marinella Marino, assistita dal Dirigente Ing. Antonio Vadalà.
Dopo la relazione introduttiva di Di Iacovo, la seduta è stata arricchita dagli interventi dei componenti Molinaro (Coldiretti), Fedele (UGL), Arcuri (INAIL), Ascrenci (INPS), Zannino (CISL), De Pino (Confartigianato), Veraldi (CGIL).
«L’atto programmatico e di indirizzo per l’anno 2010 – ha spiegato il presidente Di Iacovo – è in stretta continuità con quanto già previsto nel documento generale, approvato agli inizi del 2009, e a cui si rimanda espressamente per quanto riguarda le parti di analisi degli aspetti concettuali e politici dell’economia sommersa e per quanto riguarda la strategia generale d’azione. La Commissione regionale per l’emersione, ha scelto con forza, per volontà dei propri componenti espressione del partenariato economico-sociale regionale, di voler ribadire l’importanza del proprio ruolo istituzionale nell’ambito degli enti con competenza sulle politiche attive del lavoro e di promozione ed induzione all’emersione, anche alla luce dei nuovi compiti affidatogli con l’approvazione del nuovo regolamento di funzionamento, approvato con delibera della giunta regionale del 23 settembre 2009.
«Nel corso del 2010 – ha detto ancora Di Iacovo – si intende proseguire nell’indirizzo strategico di rafforzamento del ruolo della Commissione puntando principalmente sul protagonismo e partecipazione degli enti che la compongono e sulla sua capacità di portare avanti una concreta campagna di sensibilizzazione e di studio e monitoraggio del fenomeno. Nel 2009 abbiamo curato una bozza di proposta di Legge regionale in materia di emersione, da proporre al Consiglio regionale, che è sovrano in materia e che, compatibilmente con l’agenda dei lavori consiliari, potrebbe essere approvato o in questo scorcio di legislatura o nella prossima. Bozza che potrebbe costituire uno dei punti più importanti e qualificanti dell’attività legislativa della regione. La legge regionale sull’emersione è sicuramente l’occasione per ridefinire complessivamente il sistema di governance delle politiche per l’emersione partendo dalla rete istituzionale già strutturata a livello regionale.
La Commissione regionale, ha promosso e intende continuare a promuovere specifiche iniziative che facciano leva, nella metodologia di lavoro già sperimentata, su linee d’azioni strettamente connesse ed integrate tra di loro, quali: concertazione, promozione, animazione, partecipazione a progetti mirati; accompagnamento al sistema economico regionale; attività di studio e ricerca; un Piano della diffusione della «Cultura della legalità», della sicurezza, del «buon lavoro» e della «buona impresa»; Piani territoriali di sistema per l’emersione; infine, quale azione permanente, il Rapporto annuale sull’economia sommersa ed il lavoro non regolare, il cui ultimo studio sarà presentato a gennaio. Nel 2010 – ha concluso Di Iacovo- prenderà corpo il progetto «legalità nelle scuole», nelle quali sarà distribuito il «vademecum sul lavoro regolare» ed un questionario, da compilare a cura dei ragazzi. Sarà poi avviato il concorso «Il lavoro a regola d’arte» che tende ad istituire il «Museo del lavoro regolare» presso la propria sede di rappresentanza istituzionale a Catanzaro.

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