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di PIERO QUARTO

BAWER MATERA 66
PUBLISYS POTENZA 65

BAWER MATERA: Amadori ne, Gilardi 17, Gergati 9, Provenzano 18, Longobardi 13, Lovatti 3, Maestrello, Hassan, Grappasonni 6, Candido. All. Ponticiello
Publisys Potenza: Fazio, Ruggeri 7, Rato 3, Labella 12, Antrops 10, Santamaria ne, Maioli 15, De Bartolo 6, Carrichiello 10, Vetrone. All. Ciocca
Arbitri: Colasanti di Firenze e Mazzoni di Grosseto
Parziali: 21-8, 29-27, 47-44, 57-57, 66-65
Note: Spettatori 1700 circa. Fallo tecnico nell’ultimo quarto a coach Ciocca. Antisportivo ad Antrops e tecnico a Longobardi nell’ultimo periodo. Uscito per 5 falli De Bartolo. Tiri liberi Matera 12/24, Potenza 18/26.
Potenza spreca e Matera sorride. La palla di Carrichiello gira beffarda attorno al ferro condannando Potenza all’extra time mentre Matera sfrutta il tiro libero di Gilardi per mettere la parola fine su una partita che sembrava più volte sul punto di vincere ma non ne ha mai avuto la forza. La sintesi del derby di Basilicata è tutta qui. Nella forza e nel cuore della Bawer e in quel pizzico di fortuna che ha fatto la differenza a favore dei padroni di casa, che si regalano un Natale più sereno e permettono al neo coach Ponticiello di poter lavorare nella maniera migliore. Potenza invece può continuare a contare sullo spirito giusto che coach Ciocca ha orgogliosamente rivendicato nel dopo match e che costituisce il punto da cui ripartire. Se poi la Publisys recupererà anche la brillantezza di uomini essenziali come Ruggeri ed Antrops ed allora si potrà veramente giocare le proprie chance di permanenza.
Ieri di certo è stata costretta ad inseguire, ha stretto i denti, ha sofferto per lunghi tratti ma ha trovato le conclusioni di un ottimo Maioli e la grinta di Carricchiello oltre che la volontà dei suoi giovani. Molto meno bene invece Rato, Antrops e Ruggeri.
Matera, dal canto suo, ha iniziato a mille, sembrava poter fare un sol boccone dell’avversario. Ha cambiato qualcosa (Ponticiello ha riproposto in campo Gergati o Lovatti dandogli il comando della squadra) ma ha guidato le danze finchè Candido è stato padrone dell’area colorata. Poi ha avuto il solito surplus di sfortuna con l’infortunio che ha tolto sin dal primo quarto Maestrello dalla contesa ed in seguito ha peccato di poca lucidità nelle scelte. Il cuore e i nervi più della tecnica e della precisione hanno avuto la meglio. In una gara tecnicamente brutta, con molti errori e poco godibile. Anche se la forza e il fascino del derby hanno prevalso sulla qualità (scadente) mostrata in campo dalle due squadre.
Andiamo in cronaca. L’avvio di Matera è travolgente dopo metà tempo di studio e di errori accelera e passa dal 7-5 del 4’ al 21-8 della prima sirena. Longobardi è in giornata di grazia, Gilardi e Provenzano lo aiutano mentre Maestrello si fa male e Candido è padrone dell’area colorata. Potenza soffre, arranca e insegue. Ma nel secondo quarto risponde, Matera va 25-11, poi si fa rimontare fino al 29-27 di metà gara con l’ottimo Maioli sugli scudi. Il terzo quarto è sulla stessa falsariga. Matera conduce e allunga fino al 43-32 di metà periodo, poi riemerge la Publisys con due triple del baby De Bartolo. E’ ancora 47-44. Potenza pare avere la forza di accelerare. Carrichiello sigla il pareggio al 35’ a quota 51. Qui la partita si scalda. Un antisportivo ad Antrops e poi un tecnico a Ciocca danno a Matera la chance per chiuderla ma la Bawer si fa prendere dalla paura. Sbaglia i liberi, non sfrutta i possessi ed è ancora 55-55 a cavallo dell’ultimo minuto. Poi un canestro di Grappasonni e la risposta di Labella. Carrichiello ha l’ultimo pallone, conclude da sotto ma viene beffato.
L’over time è ancora più caldo Matera si tiene sù con le triple di Gergati e Provenzano e di un ottimo Grappasonni, Potenza con Labella riacciuffa la parità a 15 secondi dalla fine. Poi sono ancora i liberi di Gilardi e la difesa finale della Bawer a fare la differenza. Il PalaSassi esplode di gioia, il derby finisce in favore di Matera. Ponticiello mantiene la sua tradizione favorevole ed espugna ancora per un punto il PalaSassi. Potenza, soffre e mastica amaro.

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