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di MICHELANGELO FERRARA
MATERA – SONO ancora centinaia i verbali che in questi giorni stanno arrivando agli automobilisti materani per aver commesso infrazioni nel tratto di strada di Viale Italia.
Verbali per violazioni ai limiti di velocità anche di un solo chilometro in più rispetto a quello previsto dal codice della strada. Nonostante i ricorsi messi in atto dalle associazioni a difesa dei consumatori, il Comune di Matera respinge le richieste di annullamento dei verbali.
«I motivi di contestazione proposti dall’Adiconsum Cisl – ha affermato Marina Festa, Segretaria Provinciale dell’Associazione – sono chiariti dall’art. 2, comma 2, del Codice della strada che fornisce la definizione e la classificazione delle strade.
La materia è inoltre regolata dall’art. 4 del DL 20.06.02, convertito, con modificazioni dalla L. 1/8/02 n. 168, il quale, richiamando il testo del codice della strada, indica chiaramente che l’ambito territoriale di utilizzo dei dispositivi o mezzi tecnici di controllo per il rilevamento della velocità, è circoscritto solo alle autostrade, alle strade extraurbane principali, alle strade extraurbane secondarie ed alle strade urbane di scorrimento. Dunque – aggiunge Marina Festa – sulle strade urbane di quartiere come in Viale Italia, e sulle strade locali, non è consentita l’installazione di sistemi di rilevamento a distanza.
Dalla lettura dei verbali esaminati dall’Adiconsum risulta, poi, che il conducente più veloce ha superato di 11 chilometri il limite minimo di velocità che è di 50 km/h mentre molti altri hanno superato il precitato limiti di un solo km/h. Speravamo che il Comune di Matera – ha concluso Marina Festa, Segretaria Provinciale dell’Adiconsum – potesse procedere, riconoscendo di aver sbagliato, con l’annullamento in autotutela dei numerosi verbali, anche per non intasare con migliaia di ricorsi gli Uffici del Giudice di Pace.
I casi sono stati studiati attentamente e questo ci porta a dire che il giudice di pace annullerà i verbali.
Mi spiace solo dover constatare che tra le associazioni di difesa dei consumatori e le amministrazioni dovrebbe esserci collaborazione e non forme di repressioni.
In altre città prima di provvedimenti del genere, ci sono lunghi tempi di prevenzione da parte delle forze dell’ordine, prima di procedere alla repressione». L’Adiconsum ha presentato già mille ricorsi a fronte dei cinquemila che il comando dei vigili urbani avrebbe sanzionato con l’occhio indiscreto dell’autovelox installato in viale Italia e rimosso solo dall’agosto scorso.
L’associazione di tutela dei consumatori non si perde d’animo e invita gli automobilisti che si sono rivolti all’Adiconsum per essere tutelati, a non pagare, poiché sono stati depositati i ricorsi al Giudice di Pace e le prime udienze sono fissate per marzo prossimo.
Sarà in quell’occasione che si comprenderà molto più chiaramente come stanno le cose e che chiarirà molti dei dubbi espressi anche su Facebook dove il caso delle multe di viale Italia ha tenuto il dibattito aperto.

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