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La Calabria nella morsa del gelo. Ieri sera in Sila sono caduti 15 centimetri di neve, e poi la temperatura si è drasticamente ridotta arrivando a -15.
Un abbassamento notevole che ha fatto ghiacciare il lago Arvo, nella zona di San Giovanni in Fiore, il secondo più grande del cosentino. Stamani la temperatura, grazie al sole, si è rialzata arrivando a +7. Sempre in Sila, a Botte Donato, la vetta più alta della zona, il manto nevoso ha raggiunto quasi i tre metri. Tutti gli impianti sciistici sono in funzione. Il freddo non ha interessato solo la Sila. A Cosenza la minima è stata -1 mentre a Catanzaro e Vibo Valentia la temperatura della notte è stata di 2 gradi.
Le temperature al di sotto dello zero stanno provocando il rischio ghiaccio su diverse strade di montagna. Non si segnalano particolari disagi per la viabilità, tranne che in alcune zone interne della Sila e dell’Aspromonte, ma resta l’allerta per la possibile formazione di ghiaccio.
TURISMO IN SILA – FRANCO LARATTA: “SCONCERTANTE DISORGANIZZAZIONE”
«Trovo sconcertante l’improvvisazione e la disorganizzazione con cui è stata affrontato l’arrivo della prima abbondante neve sull’Altopiano Silano». A sostenerlo è il deputato del Pd Franco Laratta: «Uno spettacolo naturale straordinario – aggiunge il deputato – una ricchezza attesa da settimane. Una boccata d’ossigeno per operatori turistici e albergatori. Eppure abbiamo assistito ad assenze di personale, ritardi e improvvisazioni imperdonabili che hanno pagato coloro si sono recati in Sila per sport o anche semplicemente per passione. Mentre l’Anas ha fatto un servizio puntuale e preciso – ha proseguito Laratta – gli altri enti preposti al funzionamento degli impianti e delle strutture invernali non si sono dimostrate altrettanto all’altezza dei loro compiti. Non sappiamo di chi sia la responsabilità, chi non ha garantito mezzi, risorse e personale. Chiunque sia, ha commesso errori e leggerezze imperdonabili».
«Vorrei chiedere alla Regione e agli enti regionali preposti – dice ancora Laratta – di avviare un’indagine. Ma soprattutto di impedire che ciò si ripeta, soprattutto ora che l’altopiano è imbiancato in abbondanza. Uno spettacolo naturale tra i più belli d’Italia. Ma c’è da dire che è da anni che l’altopiano silano attende una forte valorizzazione, investimenti adeguati, risorse e infrastrutture. La Sila, soprattutto ora che è Parco nazionale e che ha al suo interno aree di grande valore naturalistico e ambientale, ha bisogno di un grande progetto per il suo decollo, trattandosi di una delle aree invernali più interessanti dell’intero Paese».

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