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di Margherita Agata

SANREMO – «Canto per regalare sorrisi, la gara mi interessa poco». Arisa, passata indenne alle eliminazioni decise dalla giuria demoscopica, di probabile bis al successo dello scorso anno non vuole sentire parlare. La cantante di Pignola ha una sola preoccupazione: «Fare bella figura e ripagare la fiducia accordata dal pubblico lo scorso anno». E, a quanto pare, ci sta riuscendo benissimo. «La Basilicata mi è sempre vicina?» – chiede, interessata. E ancora. «Permettimi di farti io un’intervista: che impressione ti ha fatto la mia esibizione?». «Convincente – le rispondo con “Sincerità”- meno le treccine…». E lei: «Ma no, sognavo da una vita un’occasione per poterle portare. E questa volta non ho resistito. Me le sono fatte da sola poco prima di salire sul palco. Le terrò per tutta la durata del Festival»- assicura. Per la seconda serata, invece, niente giacca. Solo il vestitino con la canotta e le calze rigorosamente di pizzo. «Avevo commissionato al mio fidanzato – confida- di comprarmi dei guanti di pizzo, ma se ne è dimenticato. Mi toccherà tagliare un altro paio di calze per rimediare!». Musicalmente è cresciuta, ma dentro Rosalba Pippa, come ha tenuto lei stessa a ricordare «è rimasta la “piccola” Arisa di un anno fa». Che vinca o no poco importa. «La mia vera vittoria – dice da vera lucana – è rendere felici e orgogliosi di me la mia famiglia e il mio fidanzato». E a darle una marcia in più è sicuramente la loro presenza a Sanremo. «Quest’anno – dice -al gruppo si è aggiunta anche mia suocera. Meglio di così».

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