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A 23 ANNI, Saveriano Infantino è diventato l’idolo di Barletta. Non solo: il bomber che sta trascinando alla salvezza la squadra di Arcangelo Sciannimanico è anche il beniamino del suo paese, Tolve. “Quando torno a casa, la gente mi riempie di complimenti” spiega questo ragazzo giramondo nativo di Tricarico . La sua somiglia ad una favola: all’esordio tra i professionisti ha già messo a segno 9 gol in 19 partite. Numeri che, un mese fa, l’hanno premiato con il rinnovo del contratto fino al 2012. “Al Barletta devo tanto, è stata una società che ha puntato forte su di me”. Forse un altro club pugliese si starà mangiando le mani: a scoprirlo era stata l’Andria, che la scorsa estate l’aveva prima contrattualizzato e poi aggregato al proprio ritiro. “In Prima hanno scelto di puntare su calciatori più esperti, per fortuna che a fine agosto è arrivata la chiamata del Barletta. Mi hanno voluto, ed io ho saputo ripagare la loro fiducia” racconta Infantino, l’uomo dai gol pesanti: quasi la metà dei 35 punti inanellati dai barlettani portano la sua firma. “Non mi aspettavo di segnare con tanta facilità al debutto tra i professionisti. Merito anche dei miei compagni di squadra, che mi hanno accolto benissimo, così come dei tifosi con i quali c’è grande sintonia. Barletta è una grande piazza”. Alle spalle, tanta serie D: Ariano Irpino, Matera, Ebolitana, Sporting Genzano, Adrano, Acicatena e Bitonto. Infantino è esploso proprio quando ha superato “l’età di Lega”, ovvero nel momento in cui non è stato più considerato “fuoriquota”. Giocando così per scelta tecnica, non più per regolamento, “anche se quella dei giovani è una regola che condivido, perché permette a tanti ragazzi di mettersi in mostra in campionati agonisticamente difficili come quelli dilettantistici” spiega Infantino, che aggiunge: “Mi ritengo comunque fortunato a giocare in Seconda Divisione”. Saveriano è riuscito ad emergere dalle cosiddette “categorie minori”. Lo ha fatto dopo una stagione a Bitonto in cui ha segnato 9 gol. I suoi numeri e la sua stazza non sono passati inosservati: “In passato ho cambiato tante squadre anche perché ho avuto sempre qualche problema fisico, mentre a Bitonto sono riuscito a giocare ed a segnare con continuità”. Nove gol, una categoria e dieci mesi dopo, Infantino preferisce tenere i piedi per terra: “Per il momento penso solo alla salvezza del Barletta, poi si vedrà”. Una dedica, però, non si nega a nessuno, men che meno ai propri cari: “Il gol di domenica è per loro. Mi seguono sempre e mi sono sempre stati vicini, dedicargli la mia rete più bella è il minimo che possa fare”. Tutti orgogliosi di Saveriano, il loro bomber.

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