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E’ accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, Pietro Angelo Aloisio, 67 anni (nella foto) arrestato dai carabinieri per aver commissionato un omicidio facendosi aiutare da un conoscente di nazionalità albanese.
I carabinieri infatti stanno ricercando Bledi Mingu, di 34 albanese, anni, ritenuto l’autore materiale del delitto, che però sarebbe rientrato in Albania subito dopo l’omicidio e dunque risulta irreperibile.
I due sono accusati dell’assassinio di Francesco Pace, di 45 anni, di Melito di Porto Salvo, ucciso a Reggio Calabria il 24 ottobre 2005 da un sicario che gli sparò due colpi di pistola calibro 7.65. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di inquadrare il delitto in un contesto passionale. Secondo quanto emerso dalle indagini, Aloisio, ex dirigente di un’industria chimica, era andato a vivere con la convivente di Pace in un periodo in cui quest’ultimo era detenuto. Una volta scarcerato, l’uomo aveva ripreso la relazione con la donna, che aveva lasciato Aloisio. Quest’ultimo era stato indagato a Firenze per l’omicidio della moglie dalla quale era separato, uccisa il 12 febbraio 2004. Rinviato a giudizio e processato quale mandante del delitto insieme a presunti esponenti della cosca Alvaro, accusati di essere gli esecutori materiali, è stato assolto nel 2007 insieme agli altri imputati. Nei confronti di Aloisio il gip del Tribunale di Reggio Calabria ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Per l’arresto di Mingu, gli investigatori hanno chiesto la collaborazione delle autorità albanesi.

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