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POTENZA – Due fiori tra i battenti del portone laterale della chiesa della Trinità sono i segni rimasti della giornata convulsa di ieri, quando la vicenda è giunta ad una svolta. Davanti alla chiesa vi sono due automobili della Polizia e gli agenti sorvegliano, come ieri, gli ingressi della chiesa: su un muro accanto al portone laterale è stato lasciato anche uno striscione esposto ieri sera da un gruppo di giovani per chiedere «verità e giustizia». Vi sono già alcuni cronisti e attrezzature radiotelevisive: qualche passante con il giornale in mano si informa, alla ricerca di notizie che ancora non vi sono. Fra poco, però, gli investigatori della Polizia torneranno nella chiesa e nel sottotetto per continuare gli esami sui resti e gli oggetti trovati: finora non vi è la conferma che ciò che è stato trovato possa essere rimosso già oggi, in vista degli esami scientifici per avere la certezza che i resti umani trovati siano quelli di Elisa Claps.
Il vicario episcopale della diocesi di Potenza, don Vitantonio Telesca, ha celebrato stamani la prima messa di suffragio per Elisa Claps e ha chiesto ai fedeli di pregare per tutti i giovani. Don Telesca, apparso turbato, entrando nella cappella dove viene celebrata la messa, ha annunciato ai fedeli l’intenzione di offrirla per Elisa. All’omelia, durata circa un minuto, riferendosi alla lettura del Libro dell’Esodo che parla di Mosè che intercede per il suo popolo – minacciato dalla collera di Dio per aver adorato il vitello d’oro – il sacerdote ha invitato a pregare per la città di Potenza e in espiazione «dei peccati che vengono commessi contro i giovani».

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